"Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace". La marcia "Sentieri di Pace" presentata ieri mattina in Comune a Calcinaia si ispira al messaggio divulgato da Papa Francesco in occasione della 56esima Giornata della Pace, che ricorreva il 1° gennaio. Il Pontefice invita infatti a far fronte alle sfide del nostro tempo con responsabilità e compassione promuovendo azioni di pace per mettere fine ai conflitti e alle guerre che continuano a generare vittime e povertà.
Ecco come nasce la marcia della pace in programma giovedì sera alle 21. Il ritrovo è previsto alle 20.45 davanti alla chiesa del Sacro Cuore del Villaggio Piaggio. Il percorso, di circa 3 km, avrà termine davanti al Municipio di Calcinaia, in piazza Indipendenza, dove si svolgeranno i saluti istituzionali. Predisposto al termine della marcia anche un servizio navetta gratuito per il rientro al punto di partenza. Interverrà alla marcia anche l’Arcivescovo di Pisa, S.E. Mons. Giovanni Paolo Benotto. Durante la marcia – a cui prenderanno parte anche le associazioni del territorio con i propri labari – le fiaccole illumineranno il corteo e gli striscioni recanti messaggi di pace preparati dai ragazzi delle parrocchie.
La marcia porta un messaggio di pace che va al di là di ogni differenza e credo politico, motivo per cui le bandiere presenti saranno esclusivamente bandiere della pace. "Questa marcia, proposta dalle due parrocchie del territorio, vuole essere un momento di responsabilità e di partecipazione, un simbolo che possa promuovere la cultura della solidarietà, della condivisione e, naturalmente, della pace. Aderire all’iniziativa è un modo per chiedere pace e giustizia" ha detto il sindaco Cristiano Alderigi. "Come parrocchia abbiamo pensato di dare voce al messaggio del Santo Padre, ritenendo la pace un valore fondante e trasversale, un valore che abbraccia tutta l’umanità al di là delle differenze di religione e colore politico. Il Papa nel suo messaggio pone l’attenzione sull’importanza delle relazioni, che, nella ricchezza della diversità di ognuno, ci aiutano a costruire la tolleranza e la pace, imparando a dare spazio all’altro. Vogliamo ribadire anche noi l’impegno del Pontefice a far cessare l’abominio della guerra in Ucraina, divenendo costruttori di pace" le parole di Don Francesco.
l.b.