
L’interno di un centro di riabilitazione (foto d’archivio)
La recente decisione di tagliare provvisoriamente dodici posti letto all’Auxilium Vitae, una struttura sanitaria riconosciuta come eccellenza multispecialistica a livello regionale, ha sollevato preoccupazioni e forti critiche da parte delle associazioni SOS Volterra e Mamme Alta Val di Cecina. "È pazzesco ciò che sta succedendo — sottolineano in una nota congiunta le associazioni —. A tariffe colpevolmente bloccate da troppo tempo, si aggiunge ora una pericolosa mancanza di stabilità che non è né pensabile né accettabile per una struttura che svolge un ruolo cruciale nel sistema sanitario regionale". Il problema del taglio dei posti letto, evidenziato anche dall’allarme lanciato recentemente dalla Cgil, secondo SOS Volterra e Mamme Alta Val di Cecina deve essere affrontato con urgenza e responsabilità dalla Regione Toscana. "Navigare a vista porta inevitabilmente a scontrarsi contro difficoltà che mettono a rischio il servizio — spiegano — e non vorremmo che questa situazione facesse comodo a qualcuno".
Le associazioni chiedono un intervento immediato che non si limiti solo a tamponare l’emergenza, ma che colga l’occasione per rivedere le tariffe legate ai ricoveri e ai cicli di riabilitazione, “riparametrandole” secondo le reali necessità e costi attuali. Questa richiesta era già stata portata da SOS in Commissione Sanità durante una recente audizione in Regione e ha trovato riscontro anche da altre realtà che operano in condizioni analoghe. Il problema, avvertono le associazioni, non riguarda solo Auxilium Vitae, "ma coinvolge anche altre strutture sanitarie e assistenziali, come le APSP (Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona), tra cui il Santa Chiara di Volterra, che si trovano ad affrontare difficoltà simili". Il rischio è che la mancanza di risposte e il blocco delle risorse possano compromettere la qualità dei servizi offerti e il diritto dei cittadini a cure adeguate. "La Regione deve prendersi le proprie responsabilità e agire concretamente — concludono — per garantire stabilità, continuità e il giusto riconoscimento economico alla struttura".
Ilenia Pistolesi