"Grave infortunio durante una simulazione di guerra: spiegamento di forze impressionante per il soccorso"

Durante una gara di Softair nel bosco di Montefalcone, un partecipante si è infortunato gravemente alla gamba. È stato necessario un grande dispiegamento di forze di soccorso, tra cui vigili del fuoco, sanitari e carabinieri, per raggiungerlo e trasferirlo in ospedale. La pratica del Softair ha richiesto risorse che avrebbero potuto essere impiegate altrove.

La guerra finta finisce in ospedale e con uno spiegamento di forze impressionante nel bosco delle Tre Fontine, sulla collina di Montefalcone, nel comune di Castelfranco. Intorno alle 10,30 di ieri mattina, uno dei partecipanti alla gara di Softair si è infortunato a una gamba ed è rimasto bloccato su un pendio scosceso e impervio in mezzo al bosco. Nonostante il supporto degli altri partecipanti alla gara non riusciva ad alzarsi e muoversi. Sono stati gli altri "finti soldati" a richiedere l’intervento dei soccorritori, ma le operazioni non sono state semplici.

Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Castelfranco, i sanitari del 118, l’eliambulanza Pegaso con specialisti nel soccorso alpino, carabinieri della compagnia di San Miniato e carabinieri forestali della caserma di Staffoli. Il ferito – che pare abbia riportato una forte distorsione a una caviglia – è stato raggiunto dai sanitari e stabilizzato a terra e poi trasferito tramite una sopeciale barella (taboga) e verricello fino all’eliambulanza Pegaso atterrata in un terreno a ridosso della strada provinciale Montefalcone-Staffoli e Casa Nacci.

Il ferito è stato poi trasferito all’ospedale di Pisa in codice verde, quindi in condizioni di salute non preoccupanti. Erano una ventina i partecipanti alla finta guerra. Una di quelle pratiche che da sempre fanno discutere e che ieri ha tolto forze dell’ordine alla pubblica utilità.