Giuliano Scabia Mostra omaggio al poeta d’oro

Una grande esposizione dedicata all’artista . Allestimento a Palazzo dei Priori nella sala sottotetto

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VOLTERRA

Nell’ambito di "Volterra accoglie Marco Cavallo", la statua simbolo della rivoluzione che portò alla chiusura dei manicomi, il 16 dicembre alle 16 nella sala espositiva sottotetto del Palazzo dei Priori, è in programma l’inaugurazione della mostra "Il poeta d’oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia", una grande esposizione dedicata all’artista, poeta e scrittore scomparso nel 2021. In mostra foto, disegni, poesie, pubblicazioni, costumi, oggetti, piccoli pupazzi, totem giganti e cantastorie arricchiti da contributi video e sonori, che ricreano le suggestioni poetiche dello scrittore e drammaturgo, regista e romanziere, affabulatore ed esploratore dell’immaginario, provando a ricostruirne le idee e le azioni rivoluzionarie. La mostra è a cura di Andrea Mancini e Massimo Marino, prodotta dal Comune di Rosignano Marittimo, Fondazione Armunia, Fondazione Giuliano Scabia, realizzata con Cooperativa Itinera.

Alle 17 a Palazzo dei Priori, arriva inoltre la presentazione del libro "Il poeta d’oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia" di Massimo Marino, edizione La Casa Usher. Sarà presente l’autore in dialogo con Armando Punzo, regista e fondatore della Compagnia della Fortezza e Dario Danti, assessore alle culture. Figura complessa e risplendente nel panorama culturale e artistico italiano, possiamo considerarlo un poeta in viaggio continuo nelle trasformazioni della lingua e della società italiana alla svolta del millennio. Dagli inizi degli anni sessanta del Novecento, con il suo Teatro Vagante ha rotto i canoni della tradizione teatrale, dilatando la scena, praticando un teatro a partecipazione che è andato nei manicomi, in quartieri periferici e centri storici di città. All’interno delle esperienze condotte a Trieste da Franco Basaglia nel 1973 ha costruito con altri artisti, con dottori, infermieri e pazienti, Marco Cavallo, grande animale azzurro di cartapesta simbolo della liberazione dall’oppressione manicomiale.