Folgorato al laghetto, "il pericolo non era segnalato"

Pontedera, 29 giugno 2017 - Per la parte civile nessunosi è preoccupato di segnalare e quindi di predisporre le idonee misure di sicurezza per la presenza della linea elettrica aerea che fu tragicamente urtata dalla canna di Giorgio Donati di Palaia, nell’agosto del 2013, mentre pescava nell’area dell’ex Fornace Braccini. Il particolare è emerso dall’esame dei testimoni della parte civile – assistita dall’avvocato Francesco Paolo Scaduto – nel processo per omicidio colposo, in corso a Pisa, a carico di Massimo Fiore di San Miniato, difeso dall’avvocato Salidu, legale rappresentante della società Nemo che gestisce il laghetto e Daniele Bini di Pontedera, assistito dall’avvocato Del Corso, legale rappresentante dell’Ati (associazione temporanea di impresa), composto dalle società Filmcaffè e Entomox che ha avuto in gestione i laghi Braccini a Pontedera.

In aula è stato sentito anche il perito del pubblico ministero che ha confermato, all’esito degli accertamenti peritali, sia la responsabilità del circolo Nemo, che ha avuto in comodato la zona senza preoccuparsi di segnalare ed attivarsi di conseguenza alla presenza del pericolo, sia dell’Ati che quella zona l’ha concessa in comodato senza adottare, a sua volta, le misure di legge (segnalazioni e delimitazioni dell’area) per la presenza di quei cavi aerei.  Cavi, la cui presenza, è stata «rinvenuta, peraltro, solo in una delle carte presenti negli uffici tecnici», rileva l’avvocato Scaduto che ha anche annunciato che la costituzione di parte civile nel processo penale resta solo a carico dell’Ati. Il circolo Nemo, per parte sua, ha provveduto come anche il Comune – tramite le assicurazioni – al risarcimento della famiglia – Lo stesso non ha fatto per ora l’associazione temporanea d’impresa con cui resta aperto il contenzioso in sede civile. La famiglia ha ricevuto i due terzi del milione e cento mila euro di risarcimento. Il processo si tiene davanti il giudice monocratico Luca Salutini che ha rinviato per la discussione all’aprile del 2018.