
Gillo Dorfles (Newpress)
Lajatico (Pisa), 2 marzo 2018 - Si svolgerà lunedì 5 marzo a Lajatico, in provincia di Pisa, il funerale di Gillo Dorfles, morto oggi a 107 anni nella sua casa di Milano. Con Lajatico, infatti, il critico artista aveva un rapporto speciale da quando i genitori avevano cercato un posto dove trasferirsi in Toscana. Qui soggiornava l'estate e nel 2011 fu nominato assessore onorario alla Cultura.
"Vengo a Lajatico per riassaporare il silenzio e la tranquillità" aveva raccontato in un'intervista vent'anni fa. Sempre lunedì alle 10 in piazzale Lavater a Milano dove viveva si terrà un momento di ringraziamento.
La camera ardente, invece, sarà aperta domani dalle 8,30 alle 18 alle onoranze funebri Nebuloni di Cormano, alle porte di Milano.
"Di lui ricorderò lo stile sempre essenziale: come le sue parole, mai una di troppo, mai retoriche. Certamente mancherà alla cultura italiana". Così il sindaco di Lajatico, Alessio Barbafieri, ricorda Gillo Dorfles. "Siamo orgogliosi di sapere che Lajatico è stato per lui luogo di ispirazione artistica e produzione letteraria", ha detto ancora il sindaco Barbafieri ricordando i lunghi soggiorni estivi che Dorfles trascorreva nella sua villa a Lajatico.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha ricordato la figura di Dorfles: esprimendo il suo cordoglio e quello della Regione, Rossi ha ricordato il valore dirompente dell'opera del critico d'arte e il talento dell'artista, sottolineandone il legame con la Toscana e, in particolare, quello con Lajatico.
Questo invece il ricordo di Andrea Bocelli: "Una mente superiore, un uomo rinascimentale del nostro tempo, uno straordinario intellettuale che ha impresso la propria voce, forte e chiara, nell’arte e nella cultura del ‘900 ma anche del nuovo millennio. La morte sembrava essersi dimenticata di lui. Così speravamo, in cuor nostro; così pareva, a sentirlo parlare, ancora di recente, con la consueta visionarietà e lucidità critica, forte di un vastissimo ed articolato bagaglio di saperi. Benedico l’amore che ci accomunava, per la mia terra d’origine, Lajatico, poiché grazie questa felice concomitanza ho avuto più volte il piacere e l’onore di incontrarlo".