REDAZIONE PONTEDERA

"Fusione? Macché, annessione" Il comitato di Lajatico all’attacco

Fabio Tedeschi e Piero Micheletti incontrano i cittadini a teatro, ospite anche l’ex sindaco Buselli "Diventeremo soltanto una frazione del nuovo Comune. Restando, anche insieme, troppo piccoli".

Sono dieci i chilometri che separano i due palazzi comunali di Peccioli e Lajatico, una distanza che oltre a essere fisica è "anche politica e culturale". Lo sostengono i membri del comitato ’Lajatico non è fusione’ che si sono riuniti venerdì sera nel teatro comunale. Un ragionamento contrario al progetto di fusione proposto dai due sindaci, Renzo Macelloni e Alessio Barbafieri, che gira intorno ai numeri. C’è il numero degli abitanti circa 4.600 per Peccioli e 1.200 per Lajatico che porterebbero il nuovo comune unito a restare sotto i 6 mila abitanti e poi quella percentuale, 21%, che rappresenterebbe il "peso" di Lajatico nel nuovo ente. A dirigere il traffico degli interventi Fabio Tedeschi e Piero Micheletti del Comitato che dopo aver esposto i dubbi del "no" hanno lasciato spazio agli ospiti come l’ex sindaco di Orvieto Stefano Cimicchi, Marzio Volpi ex sindaco di Lorenzana e l’ex primo cittadino di Volterra Marco Buselli.

"Ci teniamo a tranquillizzare tutti: non abbiamo ambizioni politiche – aprono Tedeschi e Micheletti –. I dubbi che noi solleviamo sono: quanto sarà vincolante il referendum sulla fusione? In un Comune fuso formato per il 21% da Lajatico, avremmo una rappresentanza? Si tratta di una decisione irreversibile, un argomento importante che esula dal quotidiano e dai programmi elettorali dei due sindaci, eppure ne siamo venuti a conoscenza in maniera improvvisa con una delibera in consiglio comunale". Il riferimento è al passaggio dello scorso 30 dicembre, quando allo scadere della macrostruttura, cioè dell’organizzazione associata di alcuni uffici comunali tra Peccioli e Lajatico è comparsa la parola fusione. Centrale negli interventi che si sono alternati venerdì sera è lo squilibrio tra i due Comuni che stanno portando avanti il progetto e l’eventuale forza negoziale che potrebbe avere il Comune più piccolo, Lajatico appunto. Una differenza che nelle parole dell’ex sindaco di Orvieto porta a sostituire la parola "fusione" con "annessione" ovviamente di Peccioli nei confronti di Lajatico. "Diventeremmo una frazione del nuovo Comune – continuano – e le attuali frazioni di Lajatico sarebbero frazioni di frazioni. E poi si perderebbe il contatto con i cittadini, la partecipazione e vedremmo scomparire il nostro Comune. Tutto questo per rimanere comunque, anche da uniti, il quarto Comune più piccolo della Valdera". Sul tema referendum è stato oggetto di dibattito il caso di Abetone e Cutigliano, in cui nel Municipio più piccolo aveva vinto il "no" e la Regione, a cui spetta l’ultima parola sul tema, ha dato il via alla fusione. Un esempio che simboleggia il timore, per i membri del Comitato, di non riuscire a far valere il proprio voto.

Sarah Esposito