REDAZIONE PONTEDERA

"Fusione dei Comuni? Poco coinvolgimento"

VALDERA

"Il Circolo di Sinistra Italiana Valdera Valdicecina non si pone in modo oltranzista avverso a una scelta di fusione tra i territori, in questo caso Peccioli e Lajatico ma che domani potrebbero essere altri, indubbiamente esprime una valutazione negativa sui processi che stanno portando a questa fusione e ritiene che nel caso specifico possa esserci il tempo per un ripensamento e per istruire i passaggi in modo diverso, più chiaro nel soppesare pro e contro da parte dei cittadini". È questa la posizione espressa da Sinistra Italiana sul tema della fusione dei due Comuni dell’Alta Valdera. "Le fusioni hanno i loro pro e i loro contro – spiegano – e occorre adeguatamente ponderarne la nascita caso per caso, utilizzando il tempo necessario, ascoltando e coinvolgendo i cittadini e realizzando caso per caso uno studio di fattibilità in grado di fare emergere e conseguentemente fare comprendere ai cittadini il percorso da realizzarsi e la nuova situazione che si verrà a creare. Se la ragione delle fusioni risiede nella necessità di realizzare economie di scala, perché non promuovere di più, semmai, le gestioni associate? Ovvero, alcuni servizi gestirli come area più grande ma lasciando l’autonomia di entrare o uscire in tali gestioni ai singoli Comuni? I servizi potrebbero costare meno, ma se ciò non funzionasse si potrebbe tornare indietro; e se invece tutto va benone, potrebbe essere un passo per la fusione".

La posizione di contrarietà riguarda nello specifico questa fusione e non le fusioni in generale. "Il processo decisionale – concludono – è stato calato dagli amministratori sui cittadini in una forma che, se pur legittima formalmente, ha il sapore di poca volontà di coinvolgimento. I processi di informazione, discussione, valutazione dei pro e dei contro andavano fatti prima delle decisioni amministrative dimostrando così attenzione al pensiero dei cittadini in scelte così delicate e radicali".