
Un foto del duomo
Pontedera, 24 aprile 2017 - Il cielo è la sua patria, indiscussa. Perché quando vola Piero Frassi quasi dimentica di essere un uomo: i sensi si accendono, la vista si fa più acuta e le ali del deltaplano diventano l’estensione naturale delle sue mani. Mani importanti che tengono stretta la reflex come fosse il tesoro più grande della sua vita. E forse è proprio così. La trasformazione si ripete come per magia da trent’anni. Da quando cioè questo pontederese alquanto speciale conquistò l’attestato di volo, meritandosi anno dopo anno l’appellativo di ‘fotografo volante’.
Adesso il meglio delle sue acrobazie creative è diventato un libro fotografico-autobiografico dal titolo emblematico: «Volando tra le nuvole. Immagini da una prospettiva diversa» (Cld editore). Un piccolo grande capolavoro di 150 pagine per raccogliere 247 fantastici scatti che immortalano gran parte della ‘nostra’ Toscana ,rigorosamente dall’alto ovvero da una prospettiva diversa – appunto – riservata a pochissimi esseri viventi. Protagonisti del volume gli angoli più belli di Valdera e Pontedera, di Val di Cecina e Volterra, del monte e del litorale pisano, passando per le memorabili Apuane. «Iniziai a volare con un collega più esperto, muovendomi sulle campagne vicino alla pista di volo e su Pontedera, arrivando al massimo fino al campo della Piaggio – racconta Frassi con la passione ancora nel sangue come fosse il primo giorno –. Poi presi confidenza col mezzo e cominciai a volare sempre più lontano, da solo con la mia macchina fotografica. È diventata quella la mia compagna più fedele». Nuvola dopo nuvola, il fotografo ‘alato’ ha potuto vedere con i propri occhi e fissare in immagini preziose (che hanno fatto il giro del mondo) i cambiamenti urbanistici ed economici della Valdera e della Toscana. «Mi son fatto testimone della trasformazione che il nostro territorio ha subito a partire dagli anni Ottanta – continua –. Non solo ho visto nascere la superstrada Fi-Pi-Li e spuntare le pale eoliche a Pontedera, ma ho visto anche le montagne plasmarsi». Un vero spettacolo, soprattutto da una certa altezza, di cui adesso tutti potranno gioire. Elisa Capobianco