E’ stata approvata in Regione, a maggioranza, la proposta di risoluzione che chiede alla giunta regionale di avviare in tempi rapidi il percorso per chiamare Enel Green Power a presentare il piano industriale sulla geotermia. Il consigliere regionale Andrea Pieroni (Pd), nell’illustrare l’atto, con 29 voti favorevoli (Pd, Italia Viva, Fratelli d’Italia e Lega) e 2 contrari (M5S), ha spiegato: "La scadenza per chiamare il concessionario a presentare il piano di investimenti è il 30 giugno prossimo, scadenza che impatta con il turno elettorale. La richiesta sollecita l’amministrazione regionale a monitorare questo percorso in virtù dei tempi ristretti; invita la giunta a un pieno coinvolgimento degli enti locali e degli attori socio-economici interessati allo sviluppo della geotermia e chiede di valutare l’opportunità di convocare tempestivamente un tavolo di confronto cui far partecipare i Comuni e le rappresentanze del tessuto socio-economiche".
L’atto rimarca il ruolo della geotermia come elemento da cui produrre energia elettrica in maniera sostenibile, rinnovabile, pulita, e di come le potenzialità della risorsa siano ampie sia per la produzione di energia elettrica, sia per l’utilizzo del calore, dal teleriscaldamento all’uso per attività industriali e agricole. Si ribadisce l’opportunità che il piano tenga in considerazione l’opportunità di prevedere misure per l’aggiornamento e la formazione del personale.
Per Diego Petrucci (FdI), "la geotermia è una risorsa presente in Toscana ma che sfruttiamo in una bassissima percentuale rispetto alle sue potenzialità e che è stata a rischio estinzione. Il titolare della concessione è lo Stato ma la centrale appaltante è la Regione, che avrebbe avuto l’onere di bandire la gara per il rinnovo delle concessioni e poter continuare il processo di estrazione della risorsa ma la Regione non è stata parte diligente, c’è stato immobilismo. Enel Green Power deve presentare il piano industriale entro giugno, che deve essere accolto dalla Regione e, se accolto, ci sarà il via libera ad una proroga ventennale altrimenti la Regione entro il 2026 dovrà bandire la gara".
"Ora è tutto in mano alla Regione – ha detto Elena Meini (Lega) – abbiamo deciso all’unanimità in commissione di intervenire dopo aver ascoltato i sindaci e le imprese coinvolte. Il termine del 30 giugno credo vada anticipato perché molti dei Comuni coinvolti in questo processo andranno al voto di giugno e prima c’è il periodo di ordinaria amministrazione. Quindi, il termine ultimo è quello di aprile. Abbiamo scelto di lasciare ampio margine di manovra a chi dovrà presentare il piano".