REDAZIONE PONTEDERA

E anche la toilet diventa un’opera d’arte da vivere

Un itinerario dedicato all’illustratore e grafico. E non mancano le sorprese

Andy Warhol è più vivo che mai. Non che avessimo dubbi, ma adesso lo potrà dire con certezza anche chi entrerà nel Palp di Pontedera, che ospiterà da oggi fino al 20 marzo la mostra Icons!. Dedicata all’iconico illustratore e grafico americano, è un omaggio che vuole ricostruire per immagini il percorso di un autore eclettico, che ha scosso la cultura newyorkese e rivoluzionato il concetto stesso di arte visiva a partire dalla seconda metà del secolo scorso. E questo percorso espositivo, organizzato in cinque ricche sezioni, corrispondenti a periodi della vita di Warhol, intende proprio rivivere per frammenti la storia dell’Andy uomo prima che artista: Fame, Daily, Still Life, World’s Life e Music i nomi delle cinque tappe che racchiudono non solo illustrazioni più che note al grande pubblico della Pop Art (dalle serigrafie di Marilyn Monroe e dei divi hollywoodiani alla scatoletta Campbell’s Soup), ma anche polaroids scattate nel privato, bozzetti, disegni preparatori, memorabilia e dischi.

Un tocco apprezzatissimo quello della toilet (quella che richiama il mitico Studio 54), anch’essa assurta ad opera d’arte, con pareti e arredi completamente rivestiti in carta stagnola, sulla quale rimbalzano ed esplodono i colori nei neon rosa-verdi, con la palla stroboscopica che dall’alto illumina i lavandini come fossero l’atrio di una sala da ballo e poi la musica anni ‘60-‘70 irradiata dagli altoparlanti, sul serio arte che riesce ad invadere momenti di vita. Proprio tutti. Insomma, questa mostra è qui per ricordarci ancora una volta che tutto è immagine, tutto è icona e sempre più facilmente idolo nell’odierna religione dell’apparire, e lo fa riaffermando Warhol come riferimento della controcultura dai suoi anni fino ai giorni nostri. Un visionario ossessionato dalle celebrità e dalla tecnica seriale, che ha criticato dall’interno la mass society e il consumismo con le loro stesse armi della ripetizione martellante e del colore esaltato, creatore di una rivoluzione tutt’altro che da relegare nel passato, ma sempre più attuale e rivelatrice dello spirito del nostro tempo.

Giulia Salmeri