REDAZIONE PONTEDERA

I diritti delle famiglie dei disabili. Un’associazione per fare squadra

Nasce ‘Le prospettive’: "Far conoscere le forme di assistenza"

L’inaugurazione della pizzeria «La botteguccia»

Pontedera, 23 aprile 2018 - Valdera allargata sono circa 600, fra bambini, adolescenti, giovani e adulti, i portatori di disabilità. Si tratta di casi più o meno gravi e di situazione anche molto diverse fra loro: alcuni hanno problemi fisici e altri soprattutto mentali e comportamentali.

Alcuni, poi, vivono del tutto in famiglia altri invece si alternano tra le mura domestiche e i centri di assistenza. Altri ancora sono stabilizzati in case famiglie. Seicento figli con disabilità significano circa 3mila familiari che li seguono e che non sono del tutto ‘contenti’ dei metodi e degli interventi delle istituzioni, con le quali pur vogliono collaborare il più possibile.

Per questo sta nascendo l’associazione “Le prospettive” che si pone l’obiettivo di coalizzare – anche in questo caso quanto più possibile le famiglie e i soggetti con disabilità – in modo da ‘contare di più’ e al tempo stesso realizzare sempre più spazi, impianti e situazioni che consentono una vita sociale migliore a chi non è nato del tutto sano o ha acquisito disabilità.

Un esempio di cosa si vuol fare, anzi è stato già fatto, è la neonata “Botteguccia” nel piano centro città di Pontedera, una pizzeria ristorante davvero carina dove insieme a personale normodotato possano operare – o comunque sedersi al tavolo per una buona pizza –, ragazzi con problemi. Locale creato da Marco Casalini anche con lo scopo di farne la sede dell’associazione che cerca anche volontari.

L’altra sera La Botteguccia era piena di ragazzi con qualche problema e dei loro familiari. E dopo la pizza, pastasciutta e dolce lo stesso Marco Casalini – che ha già creato altre strutture, per disabili e non solo, in modo da offrire occasioni di confronto e di apertura –, ha spiegato di voler puntare a istallare una palestra nel dismesso Igloo del circolo Bertelli. Alla serata hanno partecipato anche Alfonso di Sandro e Walter Pantani, segretario del’associazione autismo delegazione della Valdera. «Molto spesso – è stato detto – le famiglie con figli disabili e i disabili stessi sono disinformate rispetto ai propri diritti e sulle possibilità di assistenza presenti nel territorio. Spesso sono altre famiglie a dare queste informazioni mentre molto più rado vengono fornite dalle istituzioni». Così l’associazione “Prospettive” vuole colmare questo distacco.