Corpo estraneo nel cranio, esame balistico

Delitto Novak, sotto la lente anche cellophane e nastro isolante con cui era sigillato il cadavere. L’autopsia inizierà l’11 giugno

ORENTANO

di Carlo Baroni

Caccia alle impronte sul cellophane con cui era stato impacchettato il corpo ritrovato nel casolare di Orentano, e sul nastro isolante con cui era stato sigillato. Esame balistico della pistola, trovata nel corso d’acqua a distanza di mezz’ora dal cadavere, ed esame balistico – si apprende – anche dei corpi estranei che l’esame radiografico ha evidenziato nel cranio. Sono gli accertamenti tecnici che seguiranno l’esame autoptico. Il conferimento dell’incarico è fissato per l’11 giugno in procura a Pisa e il medico legale incaricato, ed i consulenti nominati dalla parti, procederanno già dal pomeriggio dello stesso giorno.

Il gip, infatti, ha rigettato la richiesta di incidente probatorio avanzata dal pm. Parola dunque alla scienza per trovare i tasselli mancanti ad un delitto al quale le indagini della Squadra Mobile – coordinati dal pm Egidio Celano – hanno già dato un copione che ha retto anche davanti i giudici del Riesame. Krystyna Novak, la 29enne scomparsa dalla villetta di Orentano con cui viveva con il compagno e diventata un fantasm,a nella notte tra il primo ed il 2 novembre scorso sarebbe stata uccisa, per l’accusa, dal vicino di casa, Francesco Lupino. E lui, 49enne tatuatore di Corte Nardi, ne avrebbne anche occultato il corpo. Sul fatto che si tratti della Novak ( la famiglia della ragazza è assitita dall’avvocato Daica Rometta) i dubbi degli inquirenti sono pochi: quel che resta della ragazza – il corpo è stato trovato ampiamente mutilato dagli animali – portava al dito l’anello di fidanzamento che è stato riconosciuto da una foto. Approfondimenti tecnici saranno effettuati anche sull’auto di Lupino – al quale al momentio sarebbe contestata anche la premeditazione – posta sotto sequestro: sono stati i dati del gps del mezzo e quanto emerso dai tabulati telefonici a consentire una battuta mirata per ritrovare il corpo a sette mesi dalla sparizione. Per quanto riguarda la morte, l’ipotesi investigativa – in assenza del cadavere – era quella di colpi di arma da fuoco: Lupino (assistito dall’avvocato Valentina Marcucci) le avrebbe sparato la sera, quando entrò nella casa.

L’avrebbe uccisa consumando, secondo la ricostruzione degli investigatori una doppia vendetta: contro di lei per essersi adoperata per convincere il fidanzato, Airam Gonzalez, ad uscire dagli affari illeciti messi in piedi con il tatuatore, e contro di lui che l’ascoltava. Se il corpo estraneo dovesse rivelarsi un colpo di arma da fuoco, e sarà rinvenuta un’ogiva, questa sarà comparata sia con la pistola ripescata nell’acqua che con l’ogiva estratta dalla carcassa del cane del fidanzato della Novak a cui Lupino, aveva sparato con la sua Tanfoglio. Arma sparita. Ma gli accertamenti diranno se il fiume l’ha restituita.