Coronavirus, "La cura sperimentale con l’eparina funziona"

Primo bilancio dopo l’applicazione negli ospedali Covid-19 toscani e lombardi. Il professor Mascitelli: "Utile già ai primi sintomi"

Il professor Alessandro Mascitelli, responsabile del centro flebologico di Livorno

Il professor Alessandro Mascitelli, responsabile del centro flebologico di Livorno

Pontedera, 10 aprile 2020 - L’eparina in aiuto alle terapie contro il Covid-19. Le statistiche lo confermano, perché gli anticoagulanti si stanno dimostrando in grado di alleggerire, almeno di un 25% (dai dati ricavati in ospedali Covid, ndr), i ricoveri nei reparti che accolgono pazienti affetti da Coronavirus. L’intuizione è tutta labronico-pisana, un guizzo scientifico che arriva dal professor Alessandro Mascitelli, responsabile del centro flebologico di Villa Tirrena di Livorno e residente a Pontedera, il primo a decifrare l’efficacia delle terapie anticoagulanti nei trattamenti per frenare il coronavirus. La premessa parte da un’osservazione clinica: nelle autopsie svolte su pazienti affetti da Covid, è stato identificato il segno di una trombosi massiva. Il che ha fornito indizi chiari sulle cause improvvise che hanno scatenato il dramma dei decessi in molti ospedali d’Italia. Quindi, da questa intuizione, ecco partire un protocollo che sta portando i primi effetti positivi in molti ospedali Covid, dalla Toscana alle zone del Nord (vedi Bergamo) martoriate dal dilagare del virus.

Professor Mascitelli, lei è stato il pioniere di questa sperimentazione: quali sono gli effetti? "L’eparina, se utilizzata fin da subito su prescrizione medica, ovvero durante la comparsa dei primi sintomi, può aiutare. Ma esclusivamente sotto controllo medico. Adesso anche l’Oms ne è convinta, perché il professor Pietro Muretto dell’università di Pesaro mi ha confermato che la terapia eparinica è stata posizionata come farmaco di base nella lotta al Covid".  

Come si è sviluppata questa rete che, dalla Toscana, si è dipanata in tutta Italia? "Una premessa: i primi a credere nella mia intuizione e a spronarmi ad andare avanti sono stati il professor Mario Petrini, ematologo del Santa Chiara, la società scientifica Afi e il professor Mario Forzanini coordinatore area Covid Nord Italia per area Nord Est. Ringrazio anche il dottor Spartaco Sani di Livorno ed il professor Francesco Forfori di Pisa. E in queste ore, a dimostrazione dell’efficacia della terapia eparinica, mi arrivano testimonianze da Bergamo, dall’infettivologo Enrico Bombana, o da Padova, dove la professoressa Patrizia Pavei conferma che l’eparina è in uso da qualche giorno con una netta riduzione delle evoluzioni negative dei pazienti Covid. Ho avuto pochi onori ‘ufficiali’, ma molti apprezzamenti dai colleghi che coordinano i reparti Covid". © RIPRODUZIONE RISERVATA