Dopo quindici anni la piazza è pubblica

Pontedera, fine del contenzioso tra il Comune e la proprietà

Piazza Capponi (foto Germogli)

Piazza Capponi (foto Germogli)

Pontedera, 4 maggio 2015 - Piazza Capponi ospita cittadini e auto da 15 anni, ma soltanto ora è diventata a tutti gli effetti una piazza pubblica. Ovvero di proprietà comunale. Soltanto ora, con un secondo stanziamento di 70mila euro dopo il primo di 20mila erogato nel 2000, il Comune ha infatti risolto la questione dell’esproprio deciso alla fine del secolo scorso ma risolto soltanto in questo aprile del 2015.

Piazza Capponi non è intitolata ai galli castrati che finiscono sulle tavole imbandite soprattutto natalizie ma a Gino Capponi (discendente dal Pier Capponi che minacciò i francesi di far suonare le campane di Firenze se loro avessero suonato le trombe di guerra), politico risorgimentale toscano, uomo di cultura e signore di Varramista prima che vi arrivasse Enrico Piaggio. Non è una piazza primaria per la città ma è importante per la Bellaria più storica che di piazze non ne ha certo in abbondanza. Si affaccia su via Grandi (Achille Grandi, politico e sindacalista cofondatore della Cgil) e risolve problemi anche di parcheggio.

Il Comune mise gli occhi sopra quello spiazzo di terra una ventina d’anni fa e poi esproprio il terreno con una formula che prevedeva anche il pagamento di una parte di indennizzo in oneri di urbanizzazione. Ma sul prezzo dell’esproprio-acquisto non ci fu accordo, per cui dopo il primo atto notarile, il compromesso con sborso di 20mila euro al proprietario, le discussioni sono andate avanti fino ai nostri giorni. Finché recentemente è arrivata la delibera che prevede lo stanziamento di altri 70 mila euro, dunque per un totale di 90, che saranno erogati al proprietario contemporaneamente al secondo atto notarile. Questa volta, salvo sorprese definitivo.

Mario Mannucci