DIGABRIELE NUTI
Cronaca

Commissariato il comitato della Croce Rossa

Uno dei fondatori affida tutta la sua amarezza a un post su Facebook. "Gelosie e invidie interne" mettono a rischio l’associazione

di Gabriele Nuti

Il comitato di Castelfranco della Croce rossa italiana sta per essere commissariato. Questione di giorni e il consiglio direttivo decadrà dalle sue funzioni e arriverà un unico responsabile che si occuperà della gestione ordinaria e straordinaria della Cri. La notizia, confermata in via ufficiosa, è un vero e proprio fulmine a ciel sereno per l’associazione di volontariato che ha sede in via Leonardo da Vinci e che in quasi venti anni di attività si è contraddistinta nel servizio di aiuto al prossimo, nell’emergenza-urgenza territoriale con il 118 e in tantissime altre attività.

"È passata anche questa Pasqua... – l’amaro post su Facebook di Massimo Ciarpaglini, uno dei fondatori del comitato – Purtroppo la nota di amarezza sta nella cosa a cui ho sempre tenuto, il volontariato, nonché il mio comitato Cri. Purtroppo dal 21 luglio 2021 è iniziato la nostra ’guerra’ fatta di cattiveria, calunnie e altro. Un attacco sferrato in un momento di problemi di salute nella mia famiglia. Ecco, visto che io, insieme a Laura Bulleri, Paolo Spagli, Lucia Cavallini e al mio caro amico Luciano Montagnani, che riposa in Paradiso, ho contribuito a fondare questa grande famiglia, adesso che arriverà il commissario grazie ad un gruppo di ’estremisti’, faccio loro un bell’applauso e gli dico ’bravi’... avete portato un comitato come il nostro, senza debiti, al commissariamento soltanto per l’invidia".

Ciarpaglini, contattato per telefono, non vuol aggiungere altro. Il presidente Paolo Spagli (nella foto primo da sinistra con il sindaco Gabriele Toti all’inaugurazione di un nuovo veicolo) dice che parlerà nei prossimi giorni. Pare, secondo quanto siamo riusciti a ricostruire, che davvero la Cri di Castelfranco sia arrivata a questo punto, cioè all’azzaramento delle cariche direttive con il conseguente arrivo di un commissario scelto dalla dirigenza nazionale, per l’ambizione di qualcuno a scalare le gerarchie interne e a scalzare l’attuale dirigenza.

Alle ultime elezioni si è presentata una sola lista dalla quale è scaturito il consiglio direttivo presieduto da Paolo Spagli. Se qualcuno aveva voglia di mettersi in contrapposizione poteva farlo all’epoca. L’attuale direttivo sarebbe scaduto tra neanche due anni. Valeva la pena arrivare al commissariamento? Da fonti certe abbiamo appreso che i conti dell’associazione sono a posto. L’unica conseguenza negativa che questa fazione interna ha prodotto è che è diminuito il numero dei volontari e la Cri di Castelfranco ha dovuto rinunciare al servizio di emergenza-urgenza sul territorio restando solo a disposizione del 118 per i servizi ordinari.