REDAZIONE PONTEDERA

Comandante Alfa: "Fate squadra e isolate i bulli"

Il carabiniere, tra i fondatori del Gis, incontra gli studenti del Fermi. Il racconto di un ragazzo vittima quando era alle scuole medie

di Gabriele Nuti

"Il bullismo si sconfigge facendo squadra perché solo così il bullo resta solo, si isola. Una squadra che ha bisogno anche del supporto della famiglia, della scuola, delle istituzioni e delle forze di polizia che sono un punto di riferimento. Devono essere un punto di riferimento. Ragazzi, i carabinieri, i poliziotti, i finanzieri e gli agenti delle polizie municipali e locali non sono vostri nemici, ma vostri alleati". Il comandate Alfa, carabinieri settantaduenne oggi in pensione, tra i fondatori del Gis – il Gruppo di intervento speciale dell’Arma – ha incontrato le studentesse e gli studenti delle classi terze dell’Itcg Fermi di Pontedera. Li ha incontrati in due turni perché l’aula magna dell’istituto non è tanto capiente da ospitare, tutti insieme, gli oltre 200 adolescenti. Alfa ha parlato per quasi quattro ore, indossando il mephisto che ne nasconde la testa e il volto, lasciando scoperti solo gli occhi. E’ in congedo, Alfa, ma per i suoi innumerevoli impegni professionali trascorsi, le operazione che lo hanno visto in primissima linea ad arrestare mafiosi e bande di sequestratori, liberare ostaggi e scalare persino il campanile di Venezia per bloccare una rivolta, è costretto a non mostrarsi in pubblico. Iniziò con l’irruzione nel carcere di Trani in mano a decine di rivoltosi la sua carriera e quella del Gis. Ora va in giro per l’Italia a parlare nelle scuole.

E le sue parole stimolano, fanno riflettere. Come uno studente del Fermi che ieri, per la prima volta, ha raccontato di essere stato vittima di bullismo quando frequentava le scuole medie e ha chiesto consiglio ad Alfa su come poter cancellare i segni che porta ancora nella mente. "Chiedere aiuto, parlarne", ha detto Alfa che ha annunciato l’imminente apertura di un’accademia, sul lago di Como, per incontri settimanali con i ragazzi e le loro famiglie, senza cellulare, per dialogare, imparare le regole e il rispetto sullo stile della vita militare, per far emergere il carattere e il valore della Patria. Diverse le domande e le sollecitazioni. "Siete il futuro – ha concludo Alfa rivolgendosi agli studenti – Io credo in voi e sono convinto che sarete una generazione migliore. Perché chi sbaglia è una minima parte". Sono intervenuti il dirigente Luigi Vittipaldi e l’assessore alla scuola Francesco Mori: "Le regole sono un atto d’amore e scaturiscono dalla nostra bellissima Costituzione". "Siete giovani, ma siete nel mondo e non vi potete sottrarre alle responsabilità", ha concluso Mori.