L’ultimo testimone ha ricostruito ai giudici la sequenza finale: "attesero l’apertura della cassaforte, poi se ne andarono velocemente". Ma non fu una fuga rocambolesca. Fu però un colpo da 90mila euro quello messo a segno da tre rapinatori. Era il 26 novembre 2018 quando ALLA Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno del gruppo Banco BpM di Cenaia, poco prima delle 13, tre uomini a volto coperto, fecero irruzione. E quando gli impiegati dissero loro che la cassaforte si sarebbe aperta solo a tempo, e che ci sarebbe voluto quasi un’ora, i rapinatori risposero che avrebbero aspettato. E così fecero. Le indagini identificarono tre soggetti come presunti responsabili. Uno ha chiesto il rito abbreviato ed è stato assolto. Gli altri due a processo con rito ordinario sono: Maurizio Pozzati, 70 anni, residente a Pisa (assistito dall’avvocato Andrea Callaioli), e Vittorio De Vincenzi, di origini genovesi (difeso dall’avvocato Emanuela Sabbi). Ieri si è conclusa l’istruttoria. A luglio la discussione.
C. B.