Bici davanti alle case e applausi, il funerale ai tempi del coronavirus

San Miniato, insolito funerale per i giorni dell'emergenza sanitaria ieri a Balconevisi

Le biciclette in strada

Le biciclette in strada

San Miniato, 20 marzo 2020 - I compaesani affacciati alle finestre. Le biciclette tutte in strada, parcheggiate, senza nessuno in sella. Le bandiere dell'Italia o della squadra di calcio. Tutti hanno risposto all'appello. Insolito come funerale, di più però non si poteva fare. Ma almeno è stato senza quel "silenzio totale" che impongono questi giorni di emergenza sanitaria dov'è vietata ogni celebrazione e quindi anche un corteo funebre.

Un addio organizzato con un tam tam sui social partito poco prima delle 12 di giovedì quello per Giovanni Falaschi, 79enne,  nato e vissuto sempre a Balconevisi, nel paese di Barbagianni, frazione di San Miniato, nel Pisano.

Falaschi era infermiere in pensione, aveva lavorato i primi anni all’ospedale a Pontedera e poi a San Miniato. Tifoso sfegatato della Fiorentina, era appassionato di musica classica e faceva i raduni con la sua vespa d’epoca. Appassionato anche di bicicletta montava la bici sull'apino per poi  pedalare per la campagna della Valdegola tra discese e salite nella terra dei tartufi piàù belli. Sposato con Lucia Martelli, la  donna che ha inventato il Palio del Papero di Balconevisi ha due figlie, Cristina e Elena.

Giovedì al suo passaggio alle14.30, erano tutti alle finestre, con un disegno o qualcosa di colorato per accompagnarne l'ultimo tragitto per tutto il paese.  Una decisione, quella dei paesani, che è scaturita dal desiderio di tutti di ringraziare Falaschi per tutto quello che ha fatto per tantissime persone - un vero professionista in ospedale -  e per la sua terra, Balconevisi, che ha amato davvero fino all'ultimo istante.