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Città millenaria. Ecco il nuovo gonfalone

In occasione della Festa della Toscana, è stato presentato il nuovo gonfalone della città di Volterra, riconosciuta come città nel 2013. Il nuovo stemma e gonfalone sono stati disegnati da Gianfranco Gianfaldoni, seguendo le norme araldiche italiane. Concesso dal presidente Mattarella, rappresenta un desiderio collettivo di futuro.

Città millenaria. Ecco il nuovo gonfalone

In occasione della Festa della Toscana, è stato presentato il nuovo gonfalone della città di Volterra. Già 2010, il consiglio comunale, preso atto che, nell’ordinamento delle autonomie locali, poteva essere riconosciuto il titolo di città ai Comuni insigni per antico possesso, per monumenti storici e per l’attuale importanza, deliberò all’unanimità di richiedere al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, questo ambito riconoscimento per Volterra. Che giunse nell’aprile 2013. A partire da quel momento anche gli emblemi esteriori connessi dovevano essere adeguati. Primo tra tutti si doveva ridisegnare lo stemma. "Per farlo - dice il sindaco Giacomo Santi . fu interpellato uno dei più valenti tra i nostri artisti, scomparso di recente e che ricordo con stima ed affetto: Gianfranco Gianfaldoni. Così nel 2017 il consiglio approvò la delibera di richiedere all’ufficio araldico dello Stato l’accettazione del nuovo stemma e, conseguentemente, del nuovo gonfalone, disegnati da Gianfaldoni non solo con indubbia abilità artistica, ma dopo attento lavoro diricerca alla biblioteca Guarnacci, e di adeguamento alle norme araldiche italiane, per non lasciare niente al caso; lavoro che fu seguito passo dopo passo dagli uffici della presidenza della Repubblica, coronato con la concessione di quanto richiesto da parte del presidente Sergio Mattarella, l’8 febbraio 2019. Sono convinto che il gonfalone di Volterra dica molto della nostra città - conclude Santi - Nella sua veste così rinnovata e assai decorosa lo guarderemo d’ora in avanti con uno sguardo diverso: non tanto come un orpello del passato, ma come un desiderio collettivo di futuro, ben espresso dalla grinta con la quale i due animali raffigurati nello stemma si fronteggiano".