CARLO BARONI
Cronaca

Chiuso l’ufficio del giudice di pace. “Dal 3 giugno è senza personale”

La comunicazione della presidente del tribunale di Pisa Beatrice Dani notificata ai sindaci del Cuoio

L’annuncio del tribunale di Pisa, che esclude il ricorso agli uffici di Pontedera dopo quando stabilito dal ministero della giustizia (foto di repertorio)

L’annuncio del tribunale di Pisa, che esclude il ricorso agli uffici di Pontedera dopo quando stabilito dal ministero della giustizia (foto di repertorio)

San Miniato (Pisa), 6 giugno 2025 – “Dal 3 giugno l’attività giudiziaria nel territorio di competenza dell’ufficio del giudice di pace di San Miniato è assolutamente impedita per carenza del personale comunale e conseguentemente non verrà garantita la tutela giudiziaria dei diritti”. Recita così, il documento firmato dalla presidente del tribunale di Pisa e coordinatrice degli uffici del giudice di pace, dottoressa Beatrice Dani. Documento indirizzato alla Procura della Repubblica, al presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Pisa, al ministro della giustizia, al capo di gabinetto del ministero, al Prefetto e al Questore di Pisa, ai comandi dei carabinieri e della finanza. La dottoressa Dani ha inoltre disposto che la nota sia comunicata ai sindaci dei comuni di San Miniato, Santa Croce, Montopoli e Castelfranco, che sono i territori che ricadono nelle competenza del presidio di giustizia di piazza Buonaparte.

Un ufficio, quello di San Miniato, finora mantenuto operativo in quanto il Comune – quando ne venne decisa la soppressione – si era accollato gli oneri del funzionamento incluso il fabbisogno di personale amministrativo. A seguito del pensionamento del personale comunale addetto all’ufficio già nel corso del 2024, la presidente Dani aveva chiesto reiteratamente all’amministrazione comunale di provvedere a sostituire il personale. Fu trovata una prima soluzione con il distacco di una dipendente di altro Comune nella competenza territoriale dell’ufficio: “tale distacco veniva da ultimo limitato ad un solo giorno a settimana determinando una grave situazione di arretrato nei servizi e adempimenti amministrativi – si legge nella nota –; mentre i due giudici di pace in servizio hanno sempre garantito lo svolgimento dell’attività giudiziaria”. Il distacco, inoltre, era stato prorogato solo fino al 31 maggio scorso.

Nelle more dei provvedimenti del ministero “per la definitiva soppressione dell’ufficio” – si apprende – è stato proposto il trasferimento di alcuni affari urgenti all’ufficio ministeriale del giudice di pace di Pontedera, territorialmente più vicino. Ma il ministero è stato lapidario e da qui si evince che “il funzionamento degli uffici del giudice di pace “comunali” è ad esclusivo carico degli enti locali e non può essere in alcun caso ricondotto agli uffici del giudice di pace “statali””. A questo punto resta da capire: è il capolinea dell’ufficio di piazza Buonaparte? O c’è ancora una soluzione? Per San Miniato e per tutto il Comprensorio del Cuoio, la perdita del servizio e della figura del giudice di pace è rilevante.