LUCA BONGIANNI
Cronaca

Chiude l’ambulatorio, i medici di famiglia dicono addio al Romito

Sfumano le speranze dei residenti di trattenere le due dottoresse Il rammarico del circolo: "Tutte le nostre proposte non sono bastate"

Addio all'ambulatorio

Pontedera, 18 marzo 2023 – Niente da fare. Tutti gli sforzi ed i tentativi messi in campo dalla frazione del Romito per trattenere i propri medici di famiglia nella frazione sono stati vani. E adesso il tempo è finito: le dottoresse Valentina Cervi e Sara Rossi a fine mese lasceranno l’ambulatorio del Romito. Martedì 28 marzo sarà l’ultima mattina.

Dopodiché, "dal mese di aprile – come si legge nella lettera affissa sulla porta dell’ambulatorio che si trova al primo piano dei locali di via Dini, sopra al Circolo Arci – l’ambulatorio del martedì si svolgerà a Treggiaia in piazza delle Case Bianche con stesse modalità ed orari". L’associazione Il Romito proprietaria dei locali, insieme al Circolo Arci, alla consulta e all’amministrazione comunale hanno fatto di tutto per trattenere questo presidio nella frazione. I compromessi cercati non hanno però dato l’esito sperato e si è arrivati così a questo insperato epilogo. Ecco che mercoledì 22 marzo alle ore 21.15 al Circolo Arci al Romito è stata organizzata un’assemblea pubblica aperta a tutti per informare e discutere della "chiusura ambulatorio medico della frazione".

Per 35 anni i fratelli Andrea e Leonardo Modesti avevano svolto la propria professione in questi locali, alternandosi in quattro mezze giornate a settimana. Fino al 2021, quando sono subentrate le nuove dottoresse. Fin da subito era un rapporto di fiducia con il quasi migliaio di assistiti che conta il Romito. Poi sono iniziati i problemi. "Da quattro mezze giornate sono passate a due, è stato tolto il presidio pomeridiano e poi a settembre scorso si è passati ad una mattina, peraltro in contemporanea, con tante lamentele – spiegano sconsolati Fabio D’Erasmo, presidente del Circolo, Giovanna Caridi, presidente della consulta, e Ferdinando Morelli, presidente dell’associazione Il Romito –. Quindi ci hanno avanzato delle richieste, nel complesso ma in pare non ricevibili. Ci hanno richiesto delle modifiche strutturali all’ambulatorio per realizzare un’altra sala (oggi c’è una stanza per il medico, una per la segretaria ed una sala d’aspetto) in modo da poter esercitare in contemporanea che però per una serie di motivi non possono essere effettuate.

Ci hanno chiesto di migliorare l’accessibilità (le scale) ma la Asl ci ha confermato che l’accessibilità non è rilevante in quanto in caso di disabilità è il medico a doversi recare dal paziente. E poi ci hanno chiesto di ridurre l’affitto e abbiamo ridotto il costo del canone mensile da 500 a 200 euro per due giorni a settimana. Glielo abbiamo comunicato, ma tutto questo pare non essere bastato".