VOLTERRA
La città si è ritrovata nell’intimo spirito di comunità riscoprendo, dopo tre anni, la magia della sua festa-simbolo, la rievocazione medievale, con il centro storico gremito di giullari, dame e musici fra giochi di bandiere, cortei e falconieri. E’ entrato nel vivo ieri il tradizionale appuntamento con ‘Volterra A.D. 1398’, festa medievale che nella prima domenica ha attirato sul colle migliaia di visitatori, con code alle casse fino al tramonto e con gli incassi già superiori rispetto all’ultima edizione del 2019, prima dello stop forzato del Covid. Un grande tuffo nel passato fra costumi, botteghe di artigiani, battaglie di cavalieri e pietanze di secoli fa: ieri, come accadrà anche domenica prossima, da mattina a sera il centro storico ed il parco archeologico Fiumi hanno fatto rivivere un’atmosfera lontana secoli ai volterrani e ai turisti, sopratutto stranieri. Imponente, ancora una volta, la macchina organizzativa dell’associazione VolterraADuemila6 e del suo esercito di volontari con le magliette gialle, del Consorzio Turistico e del Comune di Volterra, in collaborazione con le associazioni e le contrade cittadine: tutti pronti a ripartire per riportare in città un evento unico, dopo il legame fortemente reciso con il pubblico a causa della pandemia.
Tutti, italiani e stranieri, sono rimasti attratti dal tiro con l’arco, dai cantastorie e dagli spettacoli che hanno animato le vie e le piazze: dai figuranti alle bancarelle tutto è naturalmente in perfetto stile medievale, compreso ‘il Grosso’, la moneta in circolazione durante l’evento.
Ilenia Pistolesi