"Caro energia? Niente tagli, ma solo per ora"

A San Miniato i costi sono lievitati di 800mila euro. Le contromisure: fra le ipotesi quella di chiudere il municipio un giorno a settimana

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SAN MINIATO

di Carlo Baroni

I costi energetici mettono a dura prova i bilanci comunali. E le paure sono solo all’inizio. A San Miniato, intanto, sono stati presi i primi provvedimenti per arrivare senza troppi problemi fino alla fine dell’anno. Ma il conto è salatissimo e sul tavolo del sindaco c’è anche un ventaglio di possibili tagli per far fronte all’emergenza. "Su questo capitolo di spese siamo passati da un milione ad un milione e 800 mila euro – ammette il sindaco Simone Giglioli –. Quasi il doppio. Ma il nostro timore, sentendo quel che tuona, è che non sia finita qui, che questa cifra possa lievitare ancora. Noi ci siamo preparati ed attivati per reperire gli 800 mila euro in più con cui arrivare al 31 dicembre. Il dopo? E’ una grande incognita che ci allarma e non poco".

Ma vediamo quali soluzioni ha individuato l’amministrazione comunale di San Miniato. "Abbiamo messo mano all’avanzo di bilancio per mezzo milione di euro che abbiamo unito a fondi arrivati dal governo – spiega Giglioli – che non sono granché. Il nostro auspicio è che questo sia sufficiente. Ma non è detto. Ecco perché, pur senza aver preso decisioni, stiamo valutando una serie di aspetti sui quali, se necessario, poter intervenire". Ma cosa fare?

"Le scuole non si toccano – rassicura Giglioli –. Noi vogliamo che tutto sia regolare, com’è sempre stato, con la piena efficienza dei servizi e di funzionamento di tutta la macchina. per quanto riguarda il Comune non è nostra intenzione varare provvedimenti di taglio del riscaldamento, dell’energia elettrica e di ricorso massiccio allo smart working. Quello che potrebbe, eventualmente, essere possibile attuare è la chiusura del palazzo una volta alla settimana, oppure intervenire con criterio e dopo una attento studio sull’illuminazione pubblica. Ma ripeto non ci sono decisioni in merito. Per questi mesi che restano del 2022 siamo coperti".

I costi sono già altissimi e rischiano di esserlo ancora di più. Il Comune deve pensare al mantenimento di molti edifici. Anche di musei. "Anche questi – aggiunge Giglioli – potrebbero in qualche modo finire sul piatto della valutazioni, vagliando tempi di apertura e giorni di chiusura. Ma anche qui serve una riflessione molto profonda, tanta è l’importanza che rivestono per la cultura ed il turismo a San Miniato".