
La polizia al Simply e Federico Pieracci che fuggì in cucina sentendo gli spari
Calcinaia, 13 febbraio 2017 - Rito abbreviato in tribunale a Pisa per i tre malviventi che seminarono il panico al supermercato Simply a Calcinaia e poi, nella fuga, si scontrarono con la polizia e due colpi di pistola squarciarono il silenzio di un paese riunito a tavola per l’ora di cena. Colpi sparati in aria dagli agenti a scopo intimidatorio in via Papa Giovanni XXIII ma che non riuscirono a fermare la prima fuga di due componenti della banda. I fatti sono del 16 gennaio dell’anno scorso. Il processo, invece, si è tenuto poco più di un anno dopo davanti il Gip Giuseppe Laghezza – l’accusa era sostenuta dal pm Sisto Restuccia – che ha condannato a sette anni di reclusione per rapina aggravata in concorso e ricettazione, Giovanni Cianci, 59 anni,Vincenzo Petronelli, 43 anni e Michele Dinapoli, 44, tutti residenti a Cerignola.
I fatti. Mancavano pochi minuti alle 20 quando, di venerdì, al Punto Simply, in via Garibaldi, due banditi entrarono armati di pistola e coltello – spesso i malviventi colpiscono all’orario di chiusura sia per evitare la folla dei clienti che per assicurarsi il bottino maggiore – e, minacciando il personale alle casse, fuggirono con un bottino di circa 3mila euro. In quel momento al supermercato, oltre al responsabile e agli altri due dipendenti che si trovarono faccia a faccia con i rapinatori, c’erano tre o quattro clienti. Il colpo fu messo a segno con grande rapidità e le persone che erano più distanti dall’ingresso si resero conto dell’assalto quando ormai stava per finire. Ma i rapinatori erano attenzionati dalla polizia sulle tracce di una Mercedes, che è stata vista fare frequenti passaggi nella zona commerciale di Calcinaia, lungo la strada Sarzanese Valdera.
L’auto, fu monitorata, con l’impiego di persone in borghese, fino a quando i banditi non entrarono in azione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Cianci - il primo ad essere fermato dalla polizia che teneva d’occhio il gruppo e il mezzo sospetto su cui si spostavano - quella sera, fu il «palo», mentre i protagonisti dell’irruzione furono Petronelli e Dinapoli. Gli altri due fuggirono per i campi, inseguiti dai poliziotti. Ma anche Petronelli, alla fine, fu fermato nella stessa serata. Il terzo, latitante, fu al centro di una caccia che si scatenò immediatamente e che fu senza sosta per giorni: Dinapoli, venne rintracciato a Cerignola, nei primi giorni di febbraio. Era a casa, nascosto dietro un vaso di fiori e, quando si accorse di essere visto dai poliziotti, cercò la fuga sui tetti. Invano.