
Il borgo di Toiano è da tempo in stato di progressivo abbandono
Valdera, 23 gennaio 2022 - Salvare un piccolo comune, un borgo, dall’abbandono e dallo spopolamento. È questo l’obiettivo di un avviso pubblicato in questi giorni dalla Regione Toscana. Si tratta di un "Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati". Ogni Comune può candidare un solo borgo e una sola idea. "L’avviso – si legge – mira a identificare la proposta di un intervento pilota volto al recupero del patrimonio architettonico, culturale e ambientale per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola dimensione, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché elementi distintivi del carattere identitario". Il progetto selezionato otterrà un finanziamento di 20 milioni di euro. Una cifra talmente allettante che in queste ore sta spingendo gli uffici tecnici di diversi Comuni a studiare il bando per capire come partecipare. Peccato che i criteri validi per la selezione escludano la maggior parte delle realtà della Valdera. Secondo il bando, redatto seguendo le linee del Ministero della cultura, ottengono punteggi più alti i Comuni in cui è presente, tra le altre cose, un sito Unesco, un attrattore turistico come parchi archeologici, musei, cammini o festival.
E ancora, che siano parte di una rete come quella dei Borghi più belli d’Italia o le Bandiere arancioni. Elementi che potrebbero escludere il borgo di Toiano, da anni fantasma per l’assenza di residenti. Eppure proprio il paese, al centro negli ultimi anni di ingenti interventi per fermare il dissesto idrogeologico e migliorare le vie di accesso, sarebbe il candidato ideale, perlomeno per la Valdera, per questo tipo bando. Le aspettative, prima di leggere i criteri di valutazione, erano molte, il progetto da presentare poteva riguardare le attività turistiche e ricettive nei paraggi del borgo, le aziende agricole, senza contare l’aspetto culturale che si lega al ricordo della vita tra quelle vie e quelle abitazioni oggi dimenticate. Poi c’è la vicenda della Bella Elvira, una storia tragica, di un’uccisione brutale rimasta sospesa nel tempo. Un avvenimento che ha caratterizzato il piccolo pugno di case aggrappate sulla collina del palaiese e che nel corso degli anni ha alimentato leggende e ispirato spettacoli teatrali. Le aspettative sono legate alle interpretazioni dell’avviso e alla capacità di infilarsi tra le pieghe di criteri di scelta rigidi. La scadenza da parte dei singoli Comuni per presentare i progetti è il 2 febbraio, poi la Regione invierà una sola idea, con tanto di studio di fattibilità, al Ministero entro il 15 marzo.