Bonifica dal Keu, metodo innovativo

I lavori a Peccioli saranno eseguiti con un protocollo pubblicato da una rivista scientifica di livello internazionale

Migration

di Carlo Baroni

I lavori dovrebbero partire e concludersi a breve. La bonifica dei terreni contaminati dal Keu, a Peccioli, sarà fatta seguendo un protocollo innovativo. Pubblicato addirittura da "Sustainability", una rivista internazionale sulla sostenibilità ambientale, messa sul mercato dal più grande editore open access al mondo. Infatti il 10 novembre scorso il nome di Peccioli è finito su queste pagine. "Keu Contamination", sono le prime parole del testo firmato da Alessio Castagnoli, Francesco Pasciucco, Renato Iannelli, Carlo Meoni e Isabella Pecorini, legato al dipartimento di ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa. Tutto inizia all’interno del procedimento di bonifica dei terreni dell’azienda "I Lecci" di Peccioli, dov’è stata riscontrata la presenza delle terre sospette finite al centro dell’inchiesta della procura di Firenze per traffico illecito di rifiuti e corruzione. Terre, lo ricordiamo, che sono state trovate in varie siti della provincia di Pisa, nell’empolese ed in altre zone della Toscana.

Per quanto riguarda Peccioli nella realizzazione di scuderie e attrezzature connesse – ricorda il Comune in una nota – è stato utilizzato materiale riciclato con alte concentrazioni di sostanze pericolose, tra queste il cromo. Una situazione di emergenza che ha portato il Comune a effettuare ulteriori indagini sul terreno per tutelare la salute pubblica. Le indagini non hanno evidenziato segni evidenti di contaminazioni dei terreni al di sotto dei riporti e neppure delle acque sotterranee, ma l’amministrazione – guidata da Renzo Macelloni – è andata comunque avanti nel voler mettere in atto, nel più breve tempo possibile, una serie di attività finalizzate a impedire qualunque tipo di rischio concreto di contaminazione ambientale, caldeggiando, fin da subito, la bonifica del sito. All’interno del procedimento di bonifica è stata sviluppata, dal team firmatario dell’articolo, un’analisi costi-benefici finalizzata a valutare, tra i diversi scenari possibili, quale fosse quello più idoneo dal punto di vista ambientale relativo proprio al sito di Peccioli. La procedura ha esaminato tre diversi scenari: lo scenario zero, nel quale non è sostanzialmente previsto alcun intervento. Lo scenario uno, che prevede la rimozione del materiale pericoloso. E lo scenario due, con messa in sicurezza permanente ma lasciando il materiale nel sito. Lo studio è stato eseguito non tenendo conto in alcun modo degli aspetti economici ma esclusivamente degli aspetti ambientali. Il risultato dello studio è stato che lo scenario due, quello di lasciare i materiali in sito con messa in sicurezza permanente, è risultato migliorativo rispetto alla rimozione dei materiali. Sono state prese in esame 12 tipologie di impatto ambientale. Lo scenario 2 è risultato migliore su 11 di queste tipologie, con miglioramenti tra il 70 e il 99% rispetto allo scenario uno. Questo studio quindi – rileva la nota del municipio – costituisce, dunque, una sorta di linea guida per i futuri interventi di gestione delle problematiche collegate al Keu.

Il Comune di Peccioli, autorità competente a livello territoriale per il procedimento di bonifica emessa in sicurezza, ha approvato lo scorso 11 novembre, nel corso di una conferenza di servizi, per il progetto di messa in sicurezza permanente dei riciclati contenenti Keu, questo protocollo. Approvato anche da Regione Toscana, Arpat dipartimento di Pisa e Usl Toscana Nord Ovest.