L’incarico ad un legale è già stato affidato. Lo rende noto il sindaco Thomas D’Addona. "Così non si può andare avanti – dice – c’è gente che non riceve posta da mesi, un disservizio intollerabile sul quale non possiamo soprassedere. Il territorio, da questo punto di vista, è lasciato in balia di se stesso". Ma cosa succede? "Se la posta, nel frattempo, è arrivata la cassetta è stata trovata piena di bollette scadute – aggiunge –. Ma poi c’è gente che è costretta ad andare a prendersi la posta da sola a Ponsacco. Nei prossimi giorni, insieme al legale, valuteremo quali strade intraprendere: un esposto? Una class action? Una denuncia? Vedremo. Ma qualcosa deve per forza cambiare". Intanto continuano a fioccare le proteste dei cittadini. Ieri lo sfogo sui social di una residente a Lorenzana. "Dopo un paio di mesi, forse più, ho ricevuto la posta in cassetta – si legge –: naturalmente bollette scadute e quant’altro. Quindi sarò punibile di multe per ritardo pagamenti, ed inoltre lettere su lettere non mie ma di sconosciuti lasciate per terra, in mezzo ai campi. Anche ben due bancoposta buttati nel fosso lungo la via". "Un responsabile di tutto questo caos deve essere trovato e a tutto ciò deve essere posto rimedio", chiosa la cittadina. "Mi sembra di aver capito che molte zone della provincia di Pisa si trovano nelle nostre stese condizioni – conclude il primo cittadino –. Io però sono chiamato a pensare a Crespina Lorenzana e non ho trovato, per ora, altra strada se non chiedere aiuto ad un avvocato. Da dopo Natale le cose invece che migliorare sono peggiorate".
C. B.