LUCA BONGIANNI
Cronaca

Biblioteca comunale. L’ex direttore Cerri: "Numeri in calo. E c’è un perché..."

L’affondo del rettore dell’Ute: "Anche parcheggiare è impossibile"

Biblioteca comunale. L’ex direttore Cerri: "Numeri in calo. E c’è un perché..."

Biblioteca comunale. L’ex direttore Cerri: "Numeri in calo. E c’è un perché..."

Prestiti di libri in calo per la biblioteca Gronchi di Pontedera, la più frequentata di tutta la provincia. A denunciare questa flessione registrata negli ultimi anni è lo storico direttore della biblioteca comunale, Roberto Cerri, da qualche anno in pensione e divenuto presidente dell’Università della Terza età. "Negli ultimi tempi ho raccolto diverse annotazioni critiche sul funzionamento della biblioteca Gronchi – dice Cerri che denuncia anche una mancata risoluzione della chiusura dei parcheggi adiacenti la biblioteca dall’agosto 2022 –. Diverse persone mi hanno detto che non vanno più in biblioteca per la chiusura dei parcheggi e anche qualche genitore si è lamentato dell’accesso difficoltoso. Lasciare la macchina anche al parcheggio dell’ospedale e poi circumnavigare il Dente Piaggio, crea un disagio che a volte disincentiva ad andare in biblioteca. Ho cercato di capire meglio il fenomeno attraverso i dati.

L’indicatore più significativo per capire quanto sia disagevole la transennata e "sparcheggiata" situazione della biblioteca è il prestito di libri. In biblioteca bambini, giovani, adulti e anziani vanno per prendere gratuitamente libri in prestito". Numeri alla mano Cerri analizza la situazione. "Nel 2019 si registrarono 60.000 prestiti tra libri, dvd e riviste – la sua disamina –. Poi il Covid e le chiusure fecero collassare i prestiti a poco più di 31.000 unità (-49%), risaliti a 38.500 nel 2021 e poi ricollassati a circa 33.000 nel 2022, quando biblio Gronchi fu improvvisamente chiusa, per ragioni di sicurezza dei parcheggi. Solo il 2023 può quindi essere considerato il primo anno in cui i prestiti sono paragonabili col dato del 2019. E il dato del 2023 ci dice che i prestiti arriveranno a fine anno a quota 43.000 unità circa. Il che significa che il più importante e strategico servizio bibliotecario comunale della provincia è ancora a -30% circa rispetto ai risultati raggiunti nel 2019".

"Un collasso che dura da 4 anni. Questa è una conseguenza diretta delle scelte errate degli amministratori che hanno affrontato male il problema delle strutture esterne della biblioteca e forse anche altre questioni organizzative connesse. Lo dimostra il fatto che altre importanti biblioteche comunali della provincia di Pisa hanno realizzato nel 2023 (sempre secondo i dati forniti da Bibliolandia) una percentuale di prestiti superiore al 2019 recuperando abbondantemente la crisi del Covid".