Si allarga la protesta partita da Acciaiolo. E’ un fronte sempre più ampio quello contro le distese di mega batterie di accumulo di energia green (solo nel faugliese ben 4 impianti). "A noi sembravano già tanti 56 container da 35 tonnellate l’uno ma ora siamo a ben 210 container per un totale di 7.350 tonnellate di batterie a ioni di litio autorizzate in deroga alle procedure di valutazione impatto ambientale", si legge in una nota del comitato. "Tuttavia non ci siamo fatti travolgere dagli eventi – prosegue la nota – : dobbiamo difendere il nostro territorio, il nostro paesaggio e la nostra stessa identità da questo vero e proprio attaccoalla diligenza ad opera di interessi economici che, in nome della transizione green, sono pronti a riempire le nostre campagne ed amene colline di acciaio, silicio, litio e cobalto, sacrificando e sottraendo suolo, all’agricoltura ed al paesaggio".
Dopo la costituzione del Comitato Intercomunale (Fauglia, Crespina-Lorenzana e Collesalvetti), nell’incontro di fine agosto, il Comune di Fauglia "si è impegnato a deliberare a favore di Postignano come area non idonea mettendola a calendario, per i primi di ottobre". Il 6 settembre a Firenze si è svolto un incontro tra Regione Toscana, associazioni e comitati toscani e, in parte, dalle regioni confinanti. "In quell’occasione il Comitato per la Salvaguardia di Postignano ha avuto modo di rappresentare, all’assessora Monia Monni – prosegue la nota – quante offese al paesaggio abbia già subito la Toscana. Durante il nostro intervento, abbiamo anche ricordato alcuni aspetti tecnici come l’inquinamento acustico dei Bess che a questo punto sarà generato da 2.100 ventole di raffreddamento (10 per container) e quello luminoso in quanto gli impianti, di notte,saranno illuminati a giorno per motivi di sicurezza". L’incontro è servito per "accordare i suoni con tutti i vari rappresentanti dei comitati presenti". E’ nata così coalizione interregionale denominata Tess (Transizione Energetica Senza Speculazione). La coalizione Tess, che a questo punto raccoglie centinaia e centinaia di persone residenti in Toscana, Emilia-Romagna e Lazio, "ha dato la propria disponibilità a Monia Monni, a sedersi al tavolo tecnico che si costituirà a breve".
C. B.