Attentato a Nizza, Edoardo nell'inferno: "Ho avuto paura di morire"

Partiti dalla provincia di Pisa, tre giovani da un anno lavorano sulla promenade Des Anglais. La drammatica testimonianza di Edorado Gabaglio, Ilaria Pace e Pieralberto Rampini

Edoardo e Ilaria

Edoardo e Ilaria

Pontedera (Pisa), 15 luglio 2016 - Una serata come tante. Un po' più lunga del solito per Edoardo Gabaglio, che partito da Chianni da un anno lavora alla Brasserie La Lorraine, a poche centinaia di metri dalla Promenade Des Anglais. Perché è una notte di festa quella di Nizza e il ristorante è pieno. Edoardo è chino sull'acquaio, lava i piatti. Quando tutto, in un istante, si capovolge. “Ho sentito dei botti - racconta il giovane, ventisei anni -. Ma mi sono reso conto che non erano i fuochi d'artificio, solo quando ho visto una folla disperata scappare in ogni direzione”.

Le porte della cucina si sono spalancate, accogliendo e tentando di proteggere oltre 150 persone. “Ci siamo barricati tutti dentro, ma avevamo tanta paura di morire”. Mezz'ora lì rinchiusi, che è sembrata una vita. “Non sapevamo cosa stesse accadendo, c'è chi parlava di un'esplosione. Chi di spari... Noi stavamo lì, accovacciati, in silenzio” Dopo oltre 30 minuti Edoardo è uscito, col cuore in gola. “E la gente continuava a scappare, senza scarpe, in lacrime”. Nei suoi pensieri c'era solo Ilaria, la fidanzata. Che vive e lavora con lui a Nizza.

“Era il suo giorno libero, prima che mi recassi a lavoro mi ha detto che sarebbe uscita con le amiche. Che sarebbe andata sulla Promenade a guardare i fuochi d'artificio. L'ho chiamata non so nemmeno io quante volte, e lei non rispondeva” Anche Ilaria Pace ha ventisei anni, partita da San Miniato qualche mese prima di Edoardo, lavora come cuoca alla Brasserie. I suoi programmi, nel corso della serata sono cambiati. Al lungomare ha preferito un ristorantino più lontano, più tranquillo. E solo per miracolo non si è ritrovata in mezzo all'orrore.

“Anche lei - racconta Edoardo – si è barricata in cucina. Ci siamo ritrovati a casa dopo un'ora e mezzo dall'attentato”.

Anche il loro amico Pieralberto Rampini, di Pontedera, lavora a La Lorraine. Ma come Ilaria era libero, ed è rimasto a casa. “Una notte terribile, pensavo ai miei amici che erano fuori. E pregavo...”