L'Iva sugli assorbenti? La paga il Comune: "Vergognoso che lo Stato lucri su questo"

La rivoluzione in farmacia a Guardistallo. L'annuncio sulla pagina Facebook dell'amministrazione

Una farmacia (foto d'archivio)

Una farmacia (foto d'archivio)

Guardistallo (Pisa), 29 ottobre 2020 - Da ora in poi gli assorbenti acquistati dalle clienti nella farmacia comunale di Guardistallo non saranno caricati dell'Iva al 22% come accade ovunque. L'imposta la paga il Comune e dunque le confezioni di assorbenti costeranno il 22% in meno. Almeno lì, almeno a Guardistallo, dove parte la crociata del sindaco Sandro Ceccarelli. L'annuncio è stato dato su Facebook, sulla pagina della stessa amministrazione dall'assessorato alle Pari Opportunità.

"Lanciamo la proposta con una punta di provocazione – dice il primo cittadino - perché è vergognoso che su un bene di prima necessità, come gli assorbenti per il ciclo mestruale, venga pagata l’Iva al 22%". Le clienti della farmacia comunale potranno pagare gli assorbenti allo stesso prezzo d’ingrosso da novembre fino al prossimo gennaio in via sperimentale. Un tema, quello dell'Iva sugli assorbenti, da tempo dibattuto. E' giusto questo ricarico su un bene di prima necessità? Per il sindaco di Guardistallo no e dunque parte proprio da qui la rivoluzione che adesso potrebbe essere di ispirazione per altri comuni.