di Carlo Baroni
L’inchiesta Keu, su traffico illecito di rifiuti e corruzione nel distretto della pelle e del cuoio, ha imposto all’Associazione Conciatori di Santa Croce di voltare pagina. Lo hanno chiesto fin da subito mondo politico e imprenditoriale, all’indomani del blitz con arresti e sequestri, diposti dalla procura di Firenze ed eseguiti dai carabanieri forestali nella metà dell’aprile scorso. Ci sono da gestire gli effetti di uno scandalo che ha sconvolto il comparto e, soprattutto, c’è l’urgenza di aiutare tutta la filiera a riprendersi dallo choc per affrontare il posto Covid e le opportunità della ripartenza. Perché una cosa è l’inchiesta, un’altra è il settore che vale, nel Comprensorio del Cuoio, seimila posti di lavoro e un giro d’affari di oltre due milioni l’anno. Ci sono voluti due mesi di lavoro, intenso, portato avanti con discrezione, per mettere in condizioni Assoconcia di entrare nella nuova fase.
Ora c’è un Cda per gran parte rinnovato ed un presidente che arriva da fuori Toscana. Un tecnico esperto in grado di supportare al meglio la gestione di una fase che resta, inevitbilmnete delicata. Ma chi è il nuovo presidente dei conciatori di Santa Croce? Si chiama, Federico Caporale, romano, classe 1969, attuale presidente di "Strata spa", società di consulenza professionale che opera in diverse aree, dal supporto giuridico-amministrativo all’organizzazione aziendale, dalla pianificazione alla gestione di servizi legati alla salvaguardia ambientale. Lo comunica con una nota Assoconcia. Dal presidente Caporale, subito, parole chiare. "Lavoreremo - dice – per gestire al meglio le sfide complesse che ci vedono impegnati nell’attuale momento storico e che coinvolgono, oltre all’Associazione Conciatori, numerosi attori sia di questo distretto conciario che dell’intero comparto".
"Intanto proseguiamo in quelle attività già in atto e che continuano ad essere strategiche per la vita dell’intero distretto di Santa Croce sull’Arno, dagli investimenti infrastrutturali ai nuovi progetti di ricerca - aggiuge –. In questo contesto vogliamo valorizzare l’approccio delle nostre aziende in una direzione di concreta e trasparente responsabilità ambientale, convinti che nel distretto ci sono tutti i presupposti per agevolare lo sviluppo virtuoso dell’industria conciaria". Lo sguardo, quindi, è quello spalancato sia al post Covid che la post keu, la cui indagini della procura antimafia di Firenze sono ancora in pieno svolgimento. Insieme al presidente Federico Caporale, compongono il cda Associazione Conciatori, in carica per il triennio 2021-23: Roberto Lupi (Bcn Concerie) vicepresidente Associazione Conciatori, Francesco Giannoni (Tuscania Industria Conciaria), Fabrizio Nuti (Nuti Ivo Group), Marco Nuti (Conceria MB3), Paolo Rosati (Conceria F.lli Rosati), Luca Stefanelli (Mario Stefanelli & Figli), Matteo Vannucci (Conceria Nuova Impala.