Arte Volterra73, convegno con Ugo Nespolo

Al centro studi Santa Maria Maddalena uno dei più importanti artisti italiani parlerà di ironia, spazio, oggetto e comunicazione

‘Da Volterra 73 alla Fattoria di Celle. Origini, vocazioni e prospettive paesaggistico ambientali dell’arte contemporanea in Toscana’: è il doppio convegno, nato da un’idea di Anna Mazzanti e Manuela Crescentini in programma a Volterra il 27 ottobre e a Celle (Prato) il giorno successivo. Promosso dall’archivio Enrico Crispolti Arte Contemporanea Aps e dalla Collezione Gori Fattoria di Celle, in collaborazione con centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, il convegno celebra il 50esimo anniversario di ‘Volterra 73’, manifestazione pubblica, voluta da Mino Trafeli ed Enrico Crispolti, per promuovere la partecipazione della città allo sviluppo culturale ed economico del proprio territorio. Al tempo stesso celebra il 41esimo anniversario dell’apertura al pubblico della Collezione di Arte Ambientale costituita da Giuliano Gori alla Fattoria di Celle (Santomato di Pistoia). I lavori del convegno sono organizzati in due giornate di studio dedicate all’arte ambientale come arte sociale, considerata da un punto di vista storico critico proiettato sull’attualità attraverso proposte operative. La prima giornata sottolinea come ‘Volterra 73’ abbia rappresentato uno degli eventi pubblici precursori della moderna Arte ambientale in chiave di committenza pubblica. A Volterra le celebrazioni si terranno a partire dalle 9 al centro studi Santa Maria Maddalena, con protagonista uno dei più importanti artisti italiani contemporanei, Ugo Nespolo che parlerà di ""ironia spaziooggettocomunicazione".

La prima giornata sottolinea come "Volterra 73" abbia rappresentato uno degli eventi pubblici precursori della moderna Arte ambientale in chiave di committenza pubblica. il convegno intende evidenziare come "Volterra ’73" abbia rappresentato uno degli eventi pubblici precursori della moderna arte ambientale urbana che portò a un cambiamento dei rapporti fino ad allora intercorsi fra ambiente inteso in senso lato e ambiente inteso come sociale. In quel contesto operativo, una sezione del progetto veniva dedicata, ad esempio, a sculture, ambientazioni e visualizzazioni, progettazione per l’alabastro e mirava, in modo specifico, allo studio del rapporto tra pratica artistica, spazio urbano e economia locale.