REDAZIONE PONTEDERA

Apre il ‘mattatoio islamico’. Fuoco incrociato sull’azienda

E l’Asl: "Non autorizzati alla macellazione rituale"

(Foto d'archivio)

Pontedera, 31 agosto 2014 - MATTATOIO islamico a San Miniato. Nel cuore della Valdegola. Un volantino annuncia quella che dovrebbe essere «la prima esperienza regionale» dove gli animali, testa rivolta alla Mecca, saranno uccisi con rito islamico. E’ già tutto fissato, compresa l’inaugurazione e la presenza del sindaco Vittorio Gabbanini, un volantino circola e su Facebook scatta il tam tam e le polemiche roventi che chiamano in causa il municipio e quel silenzio che lascia pensare ad un via libera ufficiale al mattatoio per ovini e caprini costituito appositamente per essere utilizzato dalle comunità islamiche locali e regionali. Scatta la petizione degli animalisti che chiedono al sindaco di fermare quell’iniziativa. E la risposta del sindaco non si fa attendere e arriva direttamente sul suo profilo Facebook: «L’azienda agricola in questione non ha i permessi igienico-sanitari richiesti dall’Asl 11. Inoltre, l’azienda sanitaria ci ha inviato un documento che attesta l’assenza di autorizzazioni e che la Regione Toscana vieta macellazioni a scopo religioso. Il Comune non ha rilasciato alcun permesso, la questione è di competenza dell’azienda sanitaria e non dell’ente».

QUINDI niente da fare per l’inaugurazione fissata per sabato 14 settembre alle 15 alla sede dell’azienda agricola «Romilda» dove sono invitati anche donne e bambini. Il sindaco Gabbanini dice: «Il Comune non ha competenza in materia, e nessuna comunicazione ci è stata mandata al riguardo. E’ una vicenda molto particolare alla quale, appunto, mi sono trovato invitato». La Asl 11 entra nei dettagli: «A fronte di questa notizia, sulla cui fondatezza non è al momento possibile esprimere giudizio. Non risulta alcuna autorizzazione igienico-sanitaria di competenza rilasciata all’azienda agricola Romilda per la tipologia di attività sopra specificata» e propone al sindaco: «a titolo cautelativo di richiamare l’attenzione dell’impresa sulla notizia e di intimarle, qualora la notizia sia veritiera, di astenersi dall’attività di macellazione rituale essendo anche la stessa sottoposta ad autorizzazione a mente della legge D.G.R.T. 745. Nel caso invece la notizia sia un’illazione, l’Azienda Agricola dovrà farsi parte attiva per la necessaria smentita». Esperienze di macellazione religiosa sul territorio, comunque, ci sono (o ci sono state) e il nostro giornale ne ha parlato. Ci riferiamo al Consorzio Macelli di San Miniato, eccellenza riconosciuta ed apprezzata, da dove passano circa 12 mila animali all’anno. Dal 1 Giugno 1999 questo macello ha ottenuto l’autorizzazione ministeriale per la macellazione degli animali secondo i vari riti religiosi.