
Agricoltore a Roma per la protesta della Cia: "Un anno nerissimo"
Circa duemila tra agricoltori e allevatori, di cui un’importante rappresentanza toscana, sono scesi nei giorni scorsi in piazza Santi Apostoli a Roma. Si tratta della prima manifestazione indetta dalla Cia nazionale a distanza di molti anni resasi necessaria in virtù della difficile situazione che il mondo agricolo sta vivendo per i costi di produzione alle stelle e per le pazzie del meteo. A Pomarance si trova l’azienda agricola Nonno Berto dove Alberto Fatticcioni produce miele, vino, olio, cereali.
"Quest’anno – dice – è andato tutto male, compreso il miele a causa delle troppe precipitazioni nel periodo della fioritura. Sono andato a Roma per chiedere al Governo di sostenere le piccole aziende agricole ed il reddito degli agricoltori attraverso misure che vadano a premiare di più l’importante lavoro che facciamo. I costi di produzione sono alti - conclude - il nostro margine risicato e i costi per il consumatore eccessivi. C’è una evidente speculazione"". La Cia sottolinea che "va garantito il giusto reddito agli agricoltori lungo la filiera produttiva, incoraggiata l’aggregazione aziendale mentre le piccole e medie imprese vanno incentivate anziché mortificarne lo sviluppo". Al governo Meloni la confederazione chiede inoltre "una semplificazione delle pratiche per il reperimento della manodopera, lo stop alle accise e all’Iva sui carburanti, un sistema assicurativo in grado di tamponare le emergenze climatiche, dalla siccità alle bombe d’acqua, oltrechè affrontare seriamente l’annoso problema della fauna selvatica che sta distruggendo interi allevamenti".