Aborto, il caso del consultorio scatena le reazioni di Aduc e FdI

PONTEDERA

"La nomina di una ginecologa contraria all’aborto e obiettrice di coscienza all’Asl per coordinare il personale è diventato un caso nazionale: è bene se ne occupino le autorità politiche regionali e nazionali e, nel caso, quelle giudiziarie. E’ un metodo incivile di rapportarsi alle istituzioni che ammazza le stesse creando danni ai cittadini, un metodo preambolo di un sottile cambio di politica che parte dalla violazione di quanto la legge garantisce. Il tutto con faccia di chi si presenta come garante dell’applicazione della legge stessa". Per Aduc scotta ancora la vicenda sollevata nei giorni scorsi per la nomina di una ginecologa obiettrice di coscienza a capo del consultorio della Valdera. "Persone e associazioni che negano il diritto all’aborto si sono mosse per ribadire che loro in quella Asl e in tutte le altre in cui sono presenti, faranno come loro ideologia comanda, cioè violare la legge – altre accuse giungono da Aduc - Con la complicità della sanità in Toscana, che si aggiunge a diverse altre strutture ospedaliere italiane". Ecco la posizione di FdI: "Esprimiamo solidarietà alla dottoressa presa di mira dalle associazioni, siamo al fianco della professionista in questione che, come riferito dall’Asl, ha sempre dimostrato correttezza e serietà nello svolgimento delle mansioni. Questa vicenda dimostra ancora una volta come su questo tema ci si dimentica dei diritti del nascituro che è sempre l’ultimo ad essere tutelato".