"Le terapie e le cure sono ottime, la struttura e la degenza molto, molto meno". A lamentarsi del trattamento complessivo ricevuto nel reparto di riabilitazione delle Terme di Casciana è Irva Berni 83 anni di Pisa. Lo scorso mese di maggio la signora ha soggiornato per tre settimane nel piccolo ospedale della riabilitazione e dopo aver riconosciuto gli effetti positivi delle terapie e delle acque termali impiegate per recuperare il trauma riportato al ginocchio al quale era stata applicata una protesi qualche tempo prima al nosocomio di Cisanello, in una lunga lettera ha voluto rimarcare quelli che a suo dire sono gli aspetti negativi sui quali le Terme dovrebbero intervenire per riportare a quel livello di eccellenza che era riconosciuto alla struttura solo pochi anni fa. In primo luogo il prezzo per la retta giornaliera, 130 euro, "assolutamente troppi per le attuali condizioni del reparto che accoglie i pazienti". Qualcosa da dire anche sull’operato del personale, "sottodimensionato rispetto alla mole di lavoro al quale tutti gli operatori sono chiamati quotidianamente in una struttura distribuita su più livelli". Infine "la qualità dei pasti, che pur trattandosi di una struttura ospedaliera dovrebbe essere di certo migliore". "Quando un paziente si lamenta per noi è sempre un dispiacere – ha detto il dottor Luca Gronchi direttore sanitario del reparto di riabilitazione – tuttavia, la cosa sulla quale noi poniamo maggiore attenzione è l’effetto della terapia. E il risultato, da quello che a noi risulta, è stato quello atteso. Ovvero, la paziente ha avuto i benefici sperati. Per quanto riguarda invece la qualità della struttura e dei servizi offerti possiamo e dobbiamo fare sicuramente di più". Giuseppe Pino
Cronaca83enne lamenta trattamento nelle Terme di Casciana