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Firenze, 30 maggio 2025 – Si potrebbe tirare in ballo l’adagio latino – In vino veritas (Nel vino è la verità) – qualora con malizia volessimo credere che quella del leader della Lega MatteoSalvini, anziché una battuta come lo stesso si è affrettato (post frittata...), sia una convinzione. Ma l’alibi del vicepremier potrebbe di contro essere: suddetta battuta è stata fatta lontana dai calici. Ma tant’è, procediamo con i fatti.
Il casus belli nasce da un siparietto tra Salvini stesso e il governatore dell’Abruzzo. Quando quest’ultimo, durante un incontro con il vicepremier, ha asserito che “è più conosciuto ed esportato il Montepulciano d’Abruzzo che il Nobile di Toscana”, di rimando Salvini avrebbe così risposto: “Ah sì? Meglio, perché i toscani hanno rotto le p…”.
Nonostante il Granducato sia la patria del sarcasmo l’uscita del leader leghista non è andata affatto giù alle istituzioni locali. Il governatore Eugenio Giani ha bacchettato così: “Quando si scherza lo si fa su materie che hanno, diciamo così, una caratteristica che può richiamare lo scherzo.
Quando in modo così netto ci si esprime in forma così sguaiata verso i toscani, è qualcosa che lascia una ferita dentro e l’amaro in bocca”. Più duro il presidente del Consiglio regionale toscano, Antonio Mazzeo, che sulla sua pagina Facebook commenta così l’episodio: “Queste dichiarazioni di Salvini riportate sono vergognose e indegne di un ministro. Spero che abbia almeno il buon gusto di chiedere immediatamente scusa a tutte le toscane e i toscani”.
Tosto e insieme graffiante il leader di Italia Viva Matteo Renzi uso da sempre a sventolare con fierezza la bandiera del Granducato una volta sì e l’altra pure. “Dice Salvini che i toscani hanno rotto. Può darsi, per carità. Sono i soliti pensieri raffinati e profondi di un uomo che cantava ‘senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani’ e poi è andato a chiedere i voti in Campania” scrive l’ex premier sui social prima di ’infilzare’ l’avversario: “Ammettiamo pure che i toscani abbiano rotto non si capisce cosa. Cosa ha rotto invece il ministro delle Infrastrutture? A parte il pantografo dico...”.
La difesa d’ufficio di Salvini arriva dal segretario regionale della Lega Luca Baroncini che al contempo ribatte anche a Mazzeo. “Si tratta palesemente di una battuta – dice il leghista proposito dell’uscita del leader del Carroccio – perché Salvini ama la Toscana, a Firenze è di casa e la sua compagna è toscana”.
“Ha anche scelto di fare il congresso federale del partito a Firenze perché la Toscana è una regione che ha a cuore e su cui anche politicamente punta moltissimo. – aggiunge poi – Noi toscani abbiamo l’ironia nel dna e amiamo fare battute: mi pare incredibile montare polemiche per una considerazione evidentemente scherzosa. La sinistra strumentalizza come al solito il niente anziché occuparsi di temi veri”.
E la replica dell’’imputato’ Salvini? “Sono sei anni che sono più toscano che milanese” le parole del vicepremier che ribadisce come la sua sia stata solo “una battuta sul vino”. E poi: “Il governatore dell’Abruzzo ha detto che il Montepulciano d’Abruzzo è meglio del Nobile di Montepulciano. A me piacciono entrambi. Siccome gli ho detto che ormai mangio toscano, bevo toscano, fra un pò parlo toscano, sono circondato. Ma con gioia”.