
Incontro al Mit tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio
Firenze, 29 maggio 2025 – “Con quella ‘c’ aspirata e quell’umorismo da quattro soldi, i toscani hanno devastato questo paese”. Chissà se Matteo Salvini è un fan di Boris, la serie tv diventata famosa – tra le altre cose – per quella battuta trasformata poi in un meme in cui Stanis La Rochelle, al secolo Pietro Sermonti, se la prendeva proprio coi toscani.
Eh già, perché il leader della Lega, nelle scorse ore, è finito al centro della bufera per una battuta simile che avrebbe pronunciato davanti al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, durante un vertice istituzionale a Roma. Una frase in cui avrebbe apostrofato in maniera non proprio carina gli abitanti del Granducato, definiti tutto fuorché simpatici dal segretario del Carroccio. “I toscani hanno rotto le p….” avrebbe detto Salvini a margine di uno scambio di battute su due grandi eccellenze regionali in ambito vinicolo. “Meglio il Montepulciano d’Abruzzo o il Nobile di Toscana?”. Il vino abruzzese, secondo Marsilio, sarebbe più conosciuto ed esportato di quello toscano. “Bene”, avrebbe ribattuto Salvini. E poi lo scivolone: “Perchè i toscani hanno rotto le p….”.
Tanto è bastato per scatenare una polemica che potrebbe avere ripercussioni anche sul piano istituzionale. Le parole, riportate in un post sui social dall’emittente abruzzese Rete8, sarebbero state pronunciate dai due esponenti istituzionali prima dell'avvio di una riunione del tavolo ministeriale a Roma, convocata per fare il punto sulle priorità infrastrutturali della regione. A commentare, sempre sui social, è stato per primo il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, che in un post pubblicato nelle scorse ore ha deciso di esprimere la propria indignazione: "Queste dichiarazioni di Salvini riportate da Rete8 sono vergognose e indegne di un ministro - accusa l'esponente dem - spero che abbia almeno il buon gusto di chiedere immediatamente scusa a tutte le toscane e i toscani".
Pronta la replica del diretto interessato: "Con il presidente Marsilio, ieri, ho scambiato qualche battuta amichevole sul vino – ha detto Salvini – a margine del nostro incontro sulle infrastrutture abruzzesi. E gli ho raccontato che mi piace scherzare sempre con la mia fidanzata sul fatto che ormai sono quasi toscano, perché mangio e bevo toscano tutti i giorni, fra un po' mi verrà anche l'accento fiorentino... è incredibile che a sinistra cerchino l'ennesima polemica: su, fatevi una risata ogni tanto!".
Le altre reazioni
"Salvini ce l'ha con i toscani perché non ci capisce. Non capisce una terra che rifiuta i suoi slogan contro l'immigrazione e contro tutto ciò che lui reputa 'diverso'. I suoi messaggi sono lontani anni luce dalla cultura civica, democratica e solidale della nostra regione''. A dirlo è l'assessora regionale della Toscana Serena Spinelli, che pubblica sui social una foto simbolica: una nave che ha salvato migranti in mezzo al mare accolta in Toscana.
"Mi sembra che i cittadini possano farsi un'opinione da soli della negatività, della inopportunità e della mancanza di senso istituzionale di chi sotto questo aspetto verso i toscani fa quelle che poi, per rimediare, chiama battute", ha detto invece Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.
"Quando si scherza - ha detto Giani, a margine di un'iniziativa a Firenze -, lo si fa su materie che hanno, diciamo così, una caratteristica che può richiamare lo scherzo. Quando in modo così netto ci si esprime in forma così sguaiata verso i toscani, è qualcosa che lascia una ferita dentro e l'amaro in bocca".
"Dice Salvini che i toscani hanno rotto. Può darsi, per carità. Sono i soliti pensieri raffinati e profondi di un uomo che cantava "Senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani" e poi è andato a chiedere i voti in Campania. Ma ammettiamo pure che i toscani abbiano rotto non si capisce cosa. Cosa ha rotto invece il ministro delle Infrastrutture? A parte il pantografo dico", scrive infine sui social il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi.