FRANCESCO INGARDIA
Politica

Toscana, le pagelle agli onorevoli: Fossi e Furfaro primi della classe, ma Donzelli è il più ‘forte’

OpenPolis pesa le presenze e l’incidenza di deputati e senatori al primo giro di boa. Gianassi impeccabile. Bonifazi è 375esimo su 400 parlamentari. Italia Viva: “È tesoriere del partito”

Come si pesano i parlamentari? Tra presenze, disegni di legge e affidabilità: ecco le pagelle di OpenPolis

Come si pesano i parlamentari? Tra presenze, disegni di legge e affidabilità: ecco le pagelle di OpenPolis

Firenze, 16 maggio 2025 – In pratica siamo giunti al giro di boa della XIX legislatura. Vien da chiedersi allora se e quanto la delegazione toscana abbia inciso nell’economia dei lavori di Montecitorio e Palazzo Madama. Per trovare risposta non occorre però spulciare ordini del giorno e risoluzioni dei singoli parlamentari finiti sotto la lente. Quelli che, chi più chi meno, pesano e influenzano il domino delle prossime regionali. Ci pensa la banca dati della fondazione OpenPolis.

Opposizioni

Il segretario della Camera procede all’appello nominale. Ma il fedelissimo di Renzi, Francesco Bonifazi, non risponde alla chiamata per 6.827 volte su 11mila e spicci. “È tesoriere di partito, è normale”, così lo giustificano in Italia Viva. L’indice di forza alla Camera stimato da OpenPolis in base agli incarichi ricoperti è pari allo 0,08% (375esimo su 400 parlamentari). Quello di “affidabilità” non va oltre il 38%. Problemi di compattezza? In fondo il commissario regionale di Iv individuato dall’ex premier per normalizzare le scorie della stagione post-Danti spicca per “voti ribelli”: ben 166, ovvero le volte in cui Bonifazi ha votato diversamente dal proprio gruppo. “Sono legate a quando facevamo gruppo con Azione e avevamo orientamenti diversi. Considerando il totale dei voti, il numero è irrilevante”, troncano netti i renziani. Già, la parentesi del (fu) Terzo Polo con Carlo Calenda. Matteo Renzi vanta però il tasso più alto di presenze in Senato tra i leader d’opposizione (54%). Alla Camera Elly Schlein si ferma a un misero 25%. L’ex sindaco di Firenze da 7 anni è a Roma, nel ’22 il collegio giusto è stato quello in Campania.

Quanto al Nazareno, Schlein può contare su due alfieri toscani doc: Fossi e Furfaro. Il segretario regionale è al primo giro di giostra alla Camera. Le presenze in aula sfiorano il 75%, l’indice di affidabilità rasenta l’80%, il totale dei voti ribelli è misero (solo in 8 casi) e le proposte di legge sono da sinistra dura e pura. Come la battaglia per contrastare la delocalizzazione delle attività produttive (il dossier ex Gkn insegna). L’altro fedelissimo, il pistoiese Furfaro è campione di disegni di legge depositati: 15 come primo firmatario, 2 convertiti in legge. Uno sulla tutela dei diritti degli oncologici, l’altro a favore dei senza dimora. Impeccabile il deputato fiorentino Pd Federico Gianassi. Per affidabilità (99,7%), presenze in aula (93,3%) e per sbavature ridotte al minimo sui voti ribelli. Soltanto 23. Arriva da Pietrasanta il 12esimo parlamentare per indice di forza: si chiama Riccardo Ricciardi e da quando presiede il gruppo dei 5Stelle a Montecitorio è ancor più il braccio armato di Conte. Affidabile per OpenPolis il 66% delle volte, presente a 7mila votazioni, bastian contrario al Movimento solo in 29 casi.

Maggioranza

Vicepresidente del Copasir, settimo su 400 per indice di forza con due commissioni d’inchiesta sul curriculum (Mafie e Forteto), in disaccordo coi suoi colleghi nelle 9 volte in cui sono stati accolti ordini del giorno dei rivali dem e pentastellati. Il responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, svetta tra i meloniani di ferro toscani. Suo il placet alla nomina di vice coordinatore regionale per Francesco Michelotti. Senese classe ’83, al primo mandato da deputato, già relatore per Palazzo Chigi sulla riforma della giustizia e del decreto flussi-bis, presidente della commissione d’inchiesta sui fatti choc del Forteto. Il suo, per OpenPolis, è un pagellone: 100% come indice di affidabilità, tutto fuorché assenteista (4,2%, un record).

C’è poi la numero due di Forza Italia Deborah Bergamini. Che sarebbe la numero quattro in lizza a governatore unitario per il destra-centro. Che dire, viareggina al 17esimo anno in Parlamento, sottosegretaria di Stato con Draghi al governo, seduta al suo scranno il 56,8% delle volte, affidabile al 60%, pochi voti ribelli (25), tra cui, unica in tutta la maggioranza, a cassare nel febbraio ’24 un emendamento del presidente della commissione cultura alla Camera Mollicone (FdI) sulle “manifestazioni di rievocazione storica e la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale”.

L’altra forzista da 8 in pagella è la pratese Erica Mazzetti: presente all’84% delle votazioni, affidabile all’89,9%, in attesa che si avvii l’iter al suo ddl relativo alla legge quadro sullo sviluppo delle isole marine.