
Il presidente della Regione Toscana e candidato per il centrosinistra alle prossime regionali, Eugenio Giani
Firenze, 19 agosto 2025 – “Alla guida della coalizione ci sono io”. Il Governatore della Toscana e candidato per il centrosinistra Eugenio Giani è tornato a ribadirlo a due giorni dall’accordo firmato con i 5 Stelle sul programma di governo, un patto che secondo alcuni potrebbe mettere in discussione quanto portato avanti nell’attuale legislatura con Italia Viva.
“Mi muoverò con quegli elementi di continuità dove abbiamo lavorato bene", ribadisce Giani, sottolineando però come ci siano elementi di novità sia all’interno di quel documento che nel confronto con Avs, il terzo polo della coalizione, e con il quarto polo, quello dell'area riformista e gradualista. “Ma è evidente – dice poi Giani - che la garanzia sulle cose belle che sono in corso e che si stanno realizzando sono io alla guida della coalizione. Non negherò mai quello che io finora ho impostato".
Una riunione in settimana
Giani annuncia un confronto con tutte le forze della coalizione a metà della prossima settimana. Sarà il primo vertice con tutti i partiti che sostengono la sua candidatura: Pd, M5s, Avs, Iv e il contenitore Avanti con Giani (Azione, +Europa, Pri, Psi). Giani ne ha parlato in merito alla spaccatura fra le formazioni di centro, nel fronte riformista, che è emersa ieri sulla modalità di presentarsi con liste autonome, anziché una lista unitaria.
Da un lato il raggruppamento Avanti con Giani, dall'altro Italia Viva. "Io ritengo che finora non c'è stato un problema, siamo andati avanti bene. Vedevo positivamente costituire un'unica lista", ha commentato Giani. Tuttavia, ha proseguito, "se non ci saranno le condizioni nella dialettica fra questi partiti che fanno parte dell'area riformista, che sappiamo, non in Toscana ma in Italia, è piuttosto frammentata, si studierà quali sono le soluzioni migliori". Infine, ha concluso il governatore, "da un punto di vista programmatico e di fiducia personale tutte le cose sono andate bene e vanno bene, quindi io non vedo problemi in prospettiva".
Il tema del rigassificatore
Uno dei punti chiave del programma di Giani è lo spostamento del rigassificatore che oggi si trova a Piombino entro il prossimo anno. Ieri, 18 agosto, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha detto che non andrà in Liguria e quindi i tempi per il trasferimento potrebbero allungarsi. "Noi abbiamo 15 su 20 regioni che si affacciano sul mare, mi dicano pure quella o quell'altra realtà, ma che in 15 regioni che non ci sia un luogo dove poter posizionare il rigassificatore, voi lo capite, è ridicolo. Conseguentemente andrà in altro luogo".
Aggiunge Giani: "Quando l'ho autorizzato, per conto del governo Draghi, rimanemmo d'accordo per un rigassificatore che forniva un servizio fondamentale all'Italia per tre anni. Con il governo Draghi avevo messo nell'ordinanza una decina di interventi che dovevano essere fatti da parte dell'esecutivo. Fosse rimasto Draghi – ha chiosato Giani – queste cose sarebbero state realizzate. Troppo serio, troppo determinato per venir meno a quello che con me aveva concordato".
Invece "cambiando il governo, gran parte di quegli interventi sono rimasti disattesi. Quindi, se dipendesse da me, il rigassificatore andrebbe via al termine dei tre anni: la Toscana ha già dato il proprio contributo alla crisi energetica nazionale". Tuttavia, ha ancora evidenziato Giani, "la scadenza è fra poco più di un anno, e quindi non sono certo io la persona competente, perché io finisco il mio compito come commissario nel momento in cui questi tre anni si esauriscono. Quindi, il governo sarà totalmente e pienamente responsabile delle scelte. Certo non troverà in me il commissario per il periodo successivo perché a quel punto la competenza torna al ministro Pichetto Fratin e sarà lui a spiegare ai cittadini le eventuali scelte del governo”.