Sos infrastrutture, anche Lucca e Livorno lanciano l’area vasta: “I piani comuni ci sono”

Il confronto istituzionale dopo le parole del sindaco di Pisa Conti. Pardini: " Indispensabile fare squadra per un nuovo sistema". E Salvetti rilancia il progetto tram. "Lo scenario sta cambiando"

Mario Pardini e Luca Salvetti

Mario Pardini e Luca Salvetti

Lucca, 25 aprile 2024 – Ampia condivisione delle parole del sindaco di Pisa, Michele Conti e, anzi, la necessità di rilanciare un’azione comune per una ‘vera’ area vasta costiera a partire, appunto, da infrastrutture e mobilità. Questo dice il sindaco di Lucca, Mario Pardini.

Si parla di un’area costiera come secondo polo regionale ‘alternativo’ alla Toscana centrale e fiorentinocentrica. Lucca è interessata a farne parte?

"Assolutamente sì. In questi due anni abbiamo dimostrato quanto crediamo nel fare rete con il territorio, al di là dei proclami e fuori dai campanilismi e dai colori politici. E in questo caso è un’area vasta nella quale Lucca crede e della quale abbiamo bisogno come le altre realtà costiere".

Il sindaco Conti ha rilanciato il Piano della Mobilità Sostenibile come “atto fondamentale per costruire la Toscana costiera del futuro”. E’ d’accordo?

"Certo, concordo in pieno con quanto detto da Conti. Dal punto di vista delle infrastrutture, forse, Lucca è la città ancora più penalizzata delle altre, come sa bene chiunque ci venga a trovare. Per questo è indispensabile fare squadra per puntare su un sistema di mobilità sostenibile moderna ed efficace".

Si riferisce alla metropolitana di superficie?

"Esatto. Un’infrastruttura dalla quale tutti ci guadagneremmo".

Cosa fare allora?

"Senz’altro lavorare fianco a fianco e con obiettivi comuni. Abbiamo visto quanto impegno ci sia da parte del Governo nei confronti dei territori con i fondi di coesione. Dobbiamo arrivare a formulare una richiesta comune con Pisa e Livorno per avere ancora maggior voce in capitolo. Serve di iniziare a muoversi appena chiusa la fase elettorale e l’elezione del sindaco di Livorno".

Lucca sta portando avanti una battaglia per far tornare l’acqua sotto il pieno controllo pubblico, mentre la Toscana ragiona di una multiutility misto pubblico-privata per tutti i servizi. Non è un controsenso?

"Lucca ha una propria specificità nel servizio idrico ed è giusto da parte nostra fare di tutto per provare a tutelarla facendo in modo che sia la risorsa che l’azienda che la gestisca resti al cento per cento lucchese. Siamo ottimisti e crediamo che lo scenario normativo ci possa consentire di farlo. Vedremo dove ci porterà questa percorso, consapevoli che se non si potrà fare un’azienda pubblica per gestire il servizio idrico a Lucca, allora prenderemo altre strade".