Firenze, 18 maggio 2023 – Onorevole Ceccardi, il centrodestra unito poteva gioire per Persiani bis a Massa, per il ballottaggio a Campi e confermare Giovannetti a Pietrasanta. Siete invece a mangiarvi le mani per i risultati svaniti causati dalle divisioni interne alla coalizione di centrodestra. Si parla di casi isolati, di questioni locali, di personalismi. Il centrodestra ha tradito comunque la sua consuetudine di solidità e coesione. Perchè?
"Onestamente sono scelte incomprensibili - sottolinea l'europarlamentare leghista - Abbiamo provato fino alla fine a far cambiare idea a FdI ma la dirigenza regionale ha scaricato sul livello locale la scelta di andare divisi, forse per fare una prova di forza. Il risultato per loro è stato deludente. Spero che in futuro, dopo certe scottature, decidano con maggiore responsabilità. L'unità del centrodestra è un valore imprescindibile, soprattutto in Toscana. Dobbiamo chiedere a tutti di rispettarlo come prima regola".
Lei è stata critica, subito dopo i risultati specialmente a Massa, con FdI. E ora? Si riparte tutti uniti? Come si fa se fino a poche ore fa eravate divisi in diversi Comuni?
"Il progetto a Massa, Pietrasanta e Pisa dove centrodestra va ai ballottaggi è sempre quello di 5 anni fa, dove la coalizione si presentò unita coi tre partiti. FdI oggi appoggerebbe i sindaci che ha sostenuto per 5 anni consecutivi, è la normalità. La stranezza è non aver sostenuto a Massa e Pietrasanta Persiani e Giovannetti anche al primo turno".
Quando scegliete i candidati per Firenze e Prato? Chi dà le carte? Fratelli d'Italia?
"I responsabili regionali dei tre partiti faranno le scelte insieme. Spero che stavolta non prevalgano strani personalismi locali ma una visione d'insieme. A mio avviso bisogna dialogare anche con la parte civica che in Toscana è determinante per vincere sia nei capoluoghi di provincia che nei paesi più piccoli. Firenze Prato e Livorno sono realtà molto più difficili per il centrodestra, ma se restiamo uniti abbiamo dimostrato che niente è impossibile".
Se le dico Tomasi, lei che dice? È il nome giusto, quello del sindaco di Pistoia, per le Regionali del '25?
"Alessandro Tomasi è un sindaco in gamba. Credo che anche lui non sia stato contento delle scelte del suo partito di dividere la coalizione in alcuni Comuni. Credo che Alessandro tenga all'unità del centrodestra perché vuole vincere le regionali del 25, come tutti noi. Se sarà lui il nome prescelto, lo appoggeremo con lealtà come abbiamo sempre fatto. Ma se non sarà Fratelli d'Italia a scegliere il candidato, ci aspettiamo la stessa lealtà che noi abbiamo sempre dimostrato. I matrimoni, anche in politica, durano se c'è fedeltà reciproca. Siamo rimasti molto scossi da certe scappatelle, ma siamo disposti a guardare avanti. Questi errori però non debbono diventare un vizio recidivo. Ricorderò sempre la lealtà e il sostegno che ho ricevuto nel 2020 da tutti i partiti quando mi hanno scelta come candidato alla presidenza della Regione Toscana. C'era un bel clima, e abbiamo raggiunto un risultato importante. Bisogna recuperare quello spirito e aggiungerci qualche punto percentuale in più. E vinceremo".