
L'Europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi
Firenze, 2 luglio 2024 – Susanna Ceccardi è stata ufficialmente rieletta all’Europarlamento dopo che Roberto Vannacci ha optato per il seggio della circoscrizione Italia nord ovest. "La fatica e il lavoro – dice l’ex sindaca di Cascina e sfidante di Giani alle Regionali del 2020 – non mi hanno mai spaventato: sono pronta a questa nuova sfida, dando voce a oltre 34mila persone che mi hanno rinnovato la loro fiducia. In questi giorni al parlamento europeo ho già visto girare alcuni nuovi eletti e siccome tra loro c’è anche qualche personaggio poco raccomandabile, forse sarà bene rispolverare il mio spray al peperoncino per la difesa personale... non si sa mai".
Con lei, esponente leghista vicinissima a Matteo Salvini, volano in Europa anche Dario Nardella, Pd, ex sindaco di Firenze, e Francesco Torselli, già capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale toscano.
Susanna Ceccardi, europarlamentare bis: ora tutto è risolto con la nomina ufficiale. Come ha vissuto questi giorni in sospeso?
"Con grande fiducia, maturata nella consapevolezza di aver lavorato con costanza e passione per cinque anni al parlamento europeo in difesa degli interessi degli italiani, della nostra sovranità e della nostra identità. Un lavoro che è stato riconosciuto e premiato dai territori che rappresento e che continuerà con ancor maggiore determinazione nei prossimi cinque anni".
Obiettivi praticabili anche grazie all’esperienza del primo mandato?
"Depotenziare e correggere dove possibile le storture di un Green Deal antieconomico che impoverisce le nostre famiglie e danneggia le nostre imprese e i nostri livelli occupazionali. Superare il Regolamento di Dublino che, confermato così com’era dal nuovo pacchetto migrazione e asilo, rischia di trasformare il nostro Paese nel campo profughi di Europa e l’Europa in Eurabia. Costruire un’alternativa concreta e credibile all’Unione Europea attuale, rimettendo al centro i nostri valori e le nostre radici millenarie, il lavoro e la pace".
Farete squadra con Nardella e Torselli per la nostra Toscana?
"Il Pd non ha mai fatto squadra sugli interessi dell’Italia ma ci ha sempre svenduti sull’altare degli accordi politici. Spero Nardella ragioni diversamente, ma non ho molta fiducia. Di certo io difenderò i cittadini e valorizzerò i territori che rappresento, a partire dalla Toscana. La nostra regione ha ancora enormi potenzialità da sviluppare e l’Europa deve aiutarci a realizzarle. Al tempo stesso, vigilerò con costanza affinché Bruxelles non faccia passare altre norme ideologiche che danneggiano il nostro tessuto socioeconomico".
Lei resta sempre molto legata ai territori come ha dimostrato in questi anni. Le primarie per il centrodestra toscano sono la strada migliore per individuare il candidato per le prossime elezioni regionali?
"A me l’idea delle primarie all’americana piace molto perché è estremamente coinvolgente, dà direttamente voce ai territori, alle loro istanze e alle loro idee, allarga la partecipazione popolare al processo decisionale politico. Dobbiamo superare il mio risultato record del 2020 e vincere per dare finalmente alla Toscana un governo all’altezza del suo valore e della sua storia".