Elezioni, Toscana cassaforte di Renzi: squadrone di big per riuscire a fare il pieno

Il leader giocherà su più partite: oltre a Firenze, anche a Roma e a Napoli. Possibili assi da calare la ministra Bonetti e la viceministra Bellanova

Matteo Renzi

Matteo Renzi

Firenze, 5 agosto 2022 - Gli undici da mettere in campo in Toscana ci sono già. La partita è in salita (raggiungere quota 3%) ma l’obiettivo entusiasma. Correre da soli, ormai dato per certo, ottenere l’entrata in Parlamento ed essere nuovamente incisivi per la nuova maggioranza. In nome di Draghi.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, mercoledì sera ha dialogato con i suoi parlamentari. E ha lanciato la sfida con se stessi prima di tutto in nome dell’orgoglio. "Mai visto così carico", sottolinea un deputato toscano di Iv.

E allora anche se le caselle da riempire per collegi e listini del proporzionale sono tante ecco la formazione titolare per la Toscana: Matteo Renzi, Stefania Saccardi, Nicola Danti, Gabriele Toccafondi, Maria Elena Boschi, Alice Rossetti, Stefano Scaramelli, Cosimo Maria Ferri, Alessandro Cosimi, Francesco Bonifazi, Maurizio Sguanci. A disposizione Francesco Grazzini. E come asso da calare la ministra Elena Bonetti o la viceministra Teresa Bellanova.

La Toscana è la cassaforte renziana insieme ad alcune regioni meridionali dove Italia Viva ha fatto proseliti. "O si fa il pieno in Toscana con tutti i nostri big oppure si può chiudere bottega", è stato detto a collegamento spento l’altra sera.

Renzi giocherà su più partite: non solo Firenze (Senato) ma anche altre grandi città come Roma e Napoli, Toccafondi potrebbe essere il jolly della Piana fiorentina, Danti in Mugello, Saccardi a Firenze, Scaramelli su Siena/Grosseto.

Novecentomila voti da raggiungere sono tanti pensando al risultato del 2018 e non sono lontanissimi in base ai sondaggi che danno il partito sopra il 2 %. Ma di strada ce n’è tanta fare.

La strategia in campo è già chiara: dall’inizio di settembre bisognerà pigiare sull’acceleratore per una ventina di giorni a perdifiato. La Leopolda, kermesse fiorentina, anticipata sarà il clou della campagna elettorale. E poi tanta mobilitazione diretta (si punta a 10mila volontari sparsi in tutta la penisola) e ricorso massiccio ai social media.

"I giovani saranno la sorpresa – prevede il capogruppo in consiglio regionale Stefano Scaramelli – c’è grande entusiasmo e voglia di fare. Metteremo in campo un esercito gentile di ventenni con tablet e argomenti a partire dal rispetto per l’ambiente e sviluppo infrastrutturale. Per la prima volta sarà alla Leopolda anche mia figlia di 16 anni con i suoi amici".

La strategia politica oltre a portare avanti l’agenda Draghi è andare a dare una casa ai delusi: "Ai tanti delusi del Pd, a quelli di Calenda e a quelli del centrodestra - ha scritto Renzi nella newsletter - molti vogliono dipingermi come solo e disperato invece sono circondato da affetto ed entusiamo".

In Toscana i big del partito oltre che al variegato mondo dei moderati riformisti guardano anche allo scenario delle piccole e medie imprese (la battaglia delle battaglie sarà ancora una volta lo sviluppo dello scalo aeroportuale fiorentino) e alla Chiesa (grazie alla vicinanza di Toccafondi e Grazzini alla galassia di Comunione e Liberazione). Importante il lavoro fatto dalla vicepresidente della Toscana e assessora Stefania Saccardi con il mondo, vastissimo, dell’agricoltura

"Diremo che vogliamo abolire il reddito di cittadinanza. E con i 10 miliardi che si liberano si azzera il costo della contribuzione dei lavoratori. Un cameriere o una impiegata potrebbero guadagnare subito l’8.8 % in più nel loro stipendio, gli imprenditori risparmiare e dare senso e dignità al lavoro. Saremo il partito del lavoro e non dei sussidi", è il grido di battaglia di Scaramelli.