Elezioni comunali, Fossi: “Il Pd non è più arrogante. Servono alleanze ampie e con regole condivise”

Il segretario regionale dem dopo le amministrative

Emiliano Fossi

Emiliano Fossi

Firenze, 18 maggio 2023 – Ballottaggi a Pisa, Siena, Massa. Sfide da vincere. "E il Pd le vincerà se saprà comunicare chiaramente l’idea della comunità che propone, un’idea inclusiva, aperta, che guarda all’ambiente e lotta contro le disuguaglianze. Se il Pd fa il Pd, allora vincerà. Oggi il il Pd toscano non è più arrogante". Il segretario dem toscano Emiliano Fossi traccia la strada.

Il Pd toscano non è più arrogante dice lei: è un buon passo.

"Sì e aggiungo: sappiamo di non poter essere autosufficienti. Abbiamo bisogno di costruire alleanze che siano ampie e che ripartano anche dal civismo. Siamo ottimisti per affrontare il ballottaggio con la possibilità di invertire la tendenza rispetto a cinque anni fa".

Lei lo sente l’effetto Schlein?

"Sì, lo sento. Il Pd torna protagonista con un approccio diverso: a due mesi dal congresso mi sembra già un primo passo importante, poi saranno i prossimi mesi a dimostrare se questa nuova fase ha il vento in poppa o no, e io credo di sì. Elly è disponibile a tornare in Toscana per i ballottaggi. Oggi faremo il punto per concordare date e luoghi".

E la destra?

"Si spacca, si divide. Al ballottaggio si confronteranno due diverse idee di Toscana: una popolare, inclusiva e l’altra molto chiusa, che esclude, che è dalla parte di chi sta meglio e mette da parte chi sta peggio. Credo che ci sia questo elemento di discrimine. Poi le alleanze le costruiremo. Dopo i ballottaggi apriremo un cantiere aperto dove, con tutte le forze che si riconoscono in un’idea di centrosinistra, compreso il civismo, definiremo insieme le regole di ingaggio discutendo del merito, più che di alchimie definite a priori"".

Tra un anno ci sono partite importanti a Firenze e Prato.

"Definiremo regole per la scelta delle candidature. Voglio dirlo in maniera chiara: il partito regionale avrà una forte voce in capitolo".

E sulle primarie?

"Se ci sarà da cambiare le regole, le cambieremo attraverso una discussione fra di noi, nella comunità del Pd. In vista del 2024 bisogna lavorare con pochi personalismi e molto spirito di squadra. E servono regole condivise per scegliere i candidati".