Elezioni amministrative, Nicola Danti: "Non siamo la ruota di scorta del Pd. Pronti a correre da soli"

Il coordinatore di Italia Viva: “Se non vogliamo perdere Firenze e la Regione è bene cambiare radicalmente sistema”

Nicola Danti (Foto Moggi / New Press Photo)

Nicola Danti (Foto Moggi / New Press Photo)

Firenze, 1 giugno 2023 – Nicola Danti, il suo partito, Italia Viva, è stata chiaro nel post voto chiedendo al Pd che strada vuol imboccare.

"Ormai nessuna posizione è garantita e se non vogliamo perdere prima Firenze e poi la Regione è bene cambiare radicalmente sistema - sottolinea il coordinatore regionale- In questi ultimi tempi il Pd ha pensato di colmare il vuoto di proposta politica con l’occupazione dei posti di potere: il risultato è sotto gli occhi di tutti. Senza una proposta chiara e senza azioni di governo efficaci i cittadini ti puniscono alle elezioni. Non ho mai discusso con Fossi di tutto questo. E’ arrivato il momento".

Italia Viva è disponibile a ripetere a Firenze, Prato e nelle altre piazze del ‘24 il modello maggioranza Giani da Sinistra a Italia Viva?

"Noi siamo disponibili ad allearci sulle basi di un programma e di una proposta condivisa. Il metodo deve essere quello del confronto e della pari dignità, a cominciare dall’individuazione dei candidati a sindaco. Non siamo certo disponibili ad accettare qualsiasi cosa in nome di uno schema che non esiste più o in cambio di qualche vicequalcosa. Lo abbiamo già dimostrato".

Non è che il Pd vi considera come ruota di scorta da tirare fuori quando c’è bisogno?

"Ci vive con imbarazzo, lo vediamo a Firenze. Mi sembra di poter dire che una buona parte della classe dirigente del Pd abbia meno problemi a presentarsi accanto ai 5 Stelle piuttosto che con noi. Di sicuro vorremmo maggior ascolto e attenzione per ciò che diciamo: dallo stadio di Firenze alle multe record, dalla multiutility a quello della sicurezza abbiamo espresso forti dubbi. Fino a oggi quando è andata bene siamo stati ignorati. E questo non va bene".

A Firenze molti dicono che Italia Viva potrebbe correre in solitaria se non c’è accordo.

"Partiamo da un dato numerico, l’ultimo disponibile: alle politiche di pochi mesi fa il Terzo polo ha ottenuto a Firenze il 15% dei voti. Abbiamo deciso di andare da soli in situazioni ben più critiche. Anche in questo caso il tema non è strategico ma politico: se nessuno condivide la nostra visione è giusto che ognuno vada per la propria strada".

Saccardi ha già la maglia per scendere in campo... l’abbiamo vista accanto all’ex assessora fiorentina Del Re.

"Anche io ho sorriso vedendo quella foto. Stefania ha sicuramente le capacità per essere un bravissimo sindaco e gode anche di un vasto consenso in città. Ma, per tutto quello che ho spiegato, ora è il tempo del confronto e dei programmi. I nomi vengono dopo".

Preoccupato del voto di Campi e dell’asse con Sesto, dove il Pd è in maggioranza, per scelte strategiche come l’aeroporto?

"Non sono preoccupato sono realista: a Sesto se il Pd avesse mostrato coerenza e coraggio avremmo un altro scenario e così a Campi. Le nostre idee sono sempre state privilegiate rispetto alla possibilità di avere posti in giunta, quelle del Pd ultimamente hanno dovuto cedere il passo alla voglia di poltrone".