Elezioni amministrative, Dario Parrini: "Le sconfitte fanno male. Fossi sia più inclusivo. E ora fuori le proposte"

Il senatore del Pd: “Doloroso non aver riconquistato nessuno dei tre capoluoghi di provincia e aver perso Campi”

Dario Parrini (Foto Germogli)

Dario Parrini (Foto Germogli)

Firenze, 1 giugno 2023 – Senatore Parrini sinceramente il Pd toscano non si può accontentare di aver conquistato Pescia in questa tornata amministrativa...

"Fa male non aver riconquistato nessuno dei tre capoluoghi di provincia e aver perso Campi, che conta quanto un capoluogo".

Lei è stato molto critico nel post voto verso l’asse Schlein/Fossi. Perché?

"Sul Pd toscano, ho osservato che non aiuta agire in solitudine. Bisogna essere meno divisivi nelle dichiarazioni, più attenti a investire sul Pd come partito plurale e inclusivo. Più pronti a valorizzare i suoi organismi dirigenti. Bene che due giorni fa Fossi abbia annunciato passi concreti in tale direzione. Confido in un’apertura di sostanza".

Il Pd dovrebbe ripartire dalle questioni fondamentali della Sinistra quindi dal lavoro, welfare, scuola, sanità. Lo sta facendo nella maniera adeguata?

"Dobbiamo farlo sempre meglio. Non accontentandoci mai di dire solo dei no".

Prima di pensare al campo largo delle alleanze sarebbe meglio pensare al deserto dei voti. Non crede?

"Solo se diventa più attrattivo il Pd riuscirà a tessere intese valide, partendo da programmi e candidature efficaci. Quanto alle alleanze, è ormai evidente che, se si guarda da una parte sola, si perde: dobbiamo saper rappresentare insieme istanze radicali e moderate".

Il neo segretario Fossi aveva detto dopo le primarie che sono necessarie scelte coraggiose anche in Toscana a partire dal contributo maggiore di chi ha di più per i servizi essenziali come la sanità pubblica.

"Il governo taglia la spesa sanitaria in rapporto al pil. È grave. La prima battaglia da fare è contro questa scelta".

Quanto è necessario un vero dibattito dentro il Pd toscano?

"Abbiamo problemi annosi, frutto dell’intreccio tra fattori locali e extralocali. Dobbiamo discutere a fondo di radicamento, organizzazione e formazione dei gruppi dirigenti".

S e le dico Firenze, Prato e Livorno che dice? Vincete o avete timore di perdere?

"Sono prove cruciali. Le affronteremo uniti e le vinceremo".

Primarie come?

"Smettiamo di dare l’idea di temerle. Per lo statuto del Pd sono lo strumento normale di selezione delle candidature. Elly Schlein, per esempio, è diventata segretaria solo grazie alle primarie. Io le considero un valore aggiunto. E, come tutti sanno, le chiedo, da sempre, anche per i parlamentari".

Regionali ‘25. L’avversario sarà Tomasi.

"Non sottovaluto nessuno, ma non sono preoccupato".