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Candidatura Grasso: «o la candidatura o la presidenza dell'Ordine»

Fratelli d'Italia: “Giani e il centro sinistra in pieno conflitto d'interessi”

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Arezzo, 12 settembre 2025 –  Candidatura Grasso: o la candidatura o la presidenza dell'Ordine Fratelli d'Italia: “Giani e il centro sinistra in pieno conflitto d'interessi”

"Il Presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Arezzo sarà candidato alle regionali con Giani. E lo farà senza avere ancora dimesso da questo incarico. Siamo di fronte a un palese conflitto d'interessi: la funzione istituzionale rischia di essere piegata a interessi elettorali, minando la credibilità dell'intera categoria. L'Ordine degli Infermieri - che non è un'associazione privata ma un ente pubblico non economico che rappresenta e tutela i professionisti infermieri e infermieri pediatrici - non può diventare trampolino di lancio per carriere personali né può sostenere una parte politica”. Fratelli d'Italia contesta la candidatura di Giovanni Grasso alle regionali: “E il conflitto d'interesse non si limita al suo ruolo di presidente dell'OPI ma anche al suo legame professionale con un grande gruppo sanitario privato che ha ovvi e notevolissimi rapporti di natura convenzionale con la Regione Toscana.

Una sua eventuale elezione nel Consiglio regionale configurerebbe un serio problema di opportunità, alle soglie di un potenziale conflitto di interessi evidente, con il rischio di influenzare direttamente decisioni che incidono sul bilancio del proprio datore di lavoro. Senza dimenticare che di amministratori dello stesso gruppo si parla come possibili candidati alle prossime elezioni comunali di Arezzo”.

Fratelli d'Italia sottolinea che "il diritto a candidarsi è ovviamente irrinunciabile e di tutti ma che alcuni atti sono inevitabili. E nel caso di Grasso si tratta delle dimissioni da presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche". Fondamentale è poi un'attenta valutazione sul rapporto tra sanità pubblica e privata convenzionata: "il centro sinistra, toscano e aretino, sembra immune da una riflessione su questo rapporto che deve essere chiaro, trasparente e privo di ogni possibile sospetto. Chi ha ruoli dirigenti, sia da dipendente che da amministratore, deve assolutamente evitare di indossare due casacche: quella del controllato e quella del controllore". Il coordinamento provinciale di Arezzo - Fratelli d'Italia.